Da “zero a cento” in soli due anni. Francesco Sini ha festeggiato ad Hockenheim il titolo dell’EUROV8SERIES, portando così al successo la Chevrolet Camaro. Un progetto, quello relativo all’impiego della “muscle-car” americana nella serie promossa da FG Group, che era nato alla fine del 2012, concretizzandosi all’inizio della scorsa stagione. “È stata una corsa contro il tempo – spiega il pilota abruzzese – Lo scorso anno avevamo pagato i soliti problemi di gioventù. Ma durante questo inverno abbiamo lavorato anima e corpo per sviluppare la vettura e i risultati non hanno tardato ad arrivare”.
Tre vittorie, la prima a Vallelunga, poi Brno e Hockenheim, oltre a numerosi piazzamenti nelle posizioni “top”, hanno consegnato a Sini lo scettro in occasione dell’ultimo appuntamento che si è disputato in Germania, al termine di una volata finale a tre con la Audi RS5 di Tomas Kostka e la Mercedes C63 AMG Coupé di Nicola Baldan.“Senza il doppio zero del Mugello, dove in Gara 1 ho avuto un problema al radiatore, mentre in Gara 2 ho pagato le conseguenze dell’incidente avuto con la BMW di Maurizio Copetti, – continua il neo-campione dell’EUROV8SERIES – probabilmente sarei arrivato ad Hockenheim in testa al campionato. Invece le cose sono andate diversamente e ho dovuto faticare un po’ di più. Ma anche per questo sono assolutamente soddisfatto”.
Abbiamo chiesto a Sini, quale è stato il momento “clou”, quello in cui ha cominciato a percepire che era fatta… “Via radio, a due tornate dalla fine, mi hanno comunicato che Diego Romanini aveva superato Kostka. In un certo senso, in quel preciso istante ho capito che non c’era quasi più niente da temere. Anche se sono stati i due giri più lunghi della mia carriera. Sarà un caso, ma ad aiutarmi indirettamente a vincere il campionato, anche se per un solo punto, è stato un pilota della CAAL, la stessa squadra con cui avevo debuttato in SUPERSTARS”.
Quarto anno, per Sini, nel campionato di Maurizio Flammini. E adesso?
“Adesso punto a esserci anche nel 2015. La serie è entusiasmante e sono davvero convinto che possa continuare ad avere uno schieramento di alto livello. Noi di sicuro ci prenotiamo fin da adesso: l’anno prossimo il nostro obiettivo sarà quello di portare in pista anche una seconda Camaro ed affidare le due Lumina a un team satellite. A tal proposito voglio ringraziare anche i miei compagni di squadra, che hanno dimostrato uno straordinario potenziale. Mimmo Schiattarella, ha concluso sul podio tutte le gare a cui ha preso parte, mentre Giovanni Berton al Sachsenring, sotto la pioggia, è stato il secondo tra le due ruote motrici, dietro di me, e ad Hockenheim si è confermato velocissimo”.
Redazione MotoriNoLimits
Adesso, nella sede del team Solaris Motorsport, si continuerà a lavorare nell’ottica della prossima stagione. La seconda Camaro è già pronta e Sini ha ancora tanta fame di vittorie.