C’è una cosa che non ci va giù del fine settimana di Abu Dhabi. Ok la lotta per il Titolo. Ma è stata l’ultima gara in assoluto del team Sauber e ci è sembrato che non si sia fatto molto per festeggiare come si dovrebbe tale team vista la sua storia.
In Formula 1 dal 1993, ma Peter Sauber è personaggio del motorsport globale anche prima con l’esperienza in Endurance a partire dagli anni 70. Ricordiamo la collaborazione tra Sauber stesso e la Mercedes che culminò con la vittoria della 24 Ore di Le Mans ma anche con i titoli Costruttori e Piloti Endurance nell’epoca delle Gruppo C. Grazie a lui abbiamo visto poi in F1 piloti come Schumacher, Frentzen o lo sfortunato Wendlingler.
È grazie a questa collaborazione con Mercedes che nacque l’avventura in F1 dal 1993 con i motori Ilmor progettati da Mario Illien. Nomi che rendono l’idea di quanto importante sia stato il team svizzero. È vero, ha ottenuto meno di quanto avrebbe dovuto in F1, una sola vittoria con Robert Kubica durante il periodo di collaborazione con BMW, ma il team elvetico è sempre stato solido, con molti podii e negli anni impegnato in collaborazioni con Ferrari e Alfa Romeo. È sempre stato un team preso a riferimento per organizzazione e serietà, e non a caso Audi ha scelto questa strada per entrare in F1. Dovendo partire da zero, l’idea di prendere il know-how del team di Peter dimostra quanto di buono abbia sempre fatto con i mezzi a disposizione. Tra l’altro, nota di colore, è stato il primo a portare il marchio Red Bull nel grande Circus.
Con lui hanno corso piloti come Kubica, Leclerc, Frentzen, Alesi, Letho, il nostro Andrea de Cesaris, Morbidelli, Larini, Fisichella, Giovinazzi, Hulkenberg, Herbert, ha esordito un certo Raikkonen, Massa, Vettel negli Stati Uniti ha esordito a bordo proprio della BMW Sauber, Kobayashi, Perez, citiamo Eriksson che sarà poi vincitore della Indy500, nomi importanti del motorsport mondiale.
Ecco, vedere una storia così lunga, che ha avuto così poca celebrazione rispetto a quanto ci si sarebbe aspettati, tocca le corde della passione. La Formula 1 che si perde in frivolezze e feste VIP, poi lascia un team importante per la sua storia, andarsene così. Vai capire…
Riccardo Turcato
























