Dopo l’ammissione di una lieve violazione procedurale al budget cap da parte di Aston Martin, in Messico si stanno diffondendo voci secondo cui un altro team potrebbe trovarsi ad affrontare un problema più serio. Aston Martin ha ammesso un piccolo errore amministrativo nella sua presentazione finanziaria per il 2024, che la FIA ha classificato come “questione procedurale“. Il team di Silverstone ha sottolineato che non sono è stato superato il limite di spesa e che il problema si è limitato a una firma mancante. Secondo quanto riferito, è stata emessa una piccola multa per coprire i costi di revisione aggiuntivi della FIA, senza applicazione di alcuna sanzione sportiva.
Ma la questione più “interessante” potrebbe riguardare altri. Secondo le voci che circolano nel paddock, almeno un altro team, forse McLaren o Williams, potrebbe essere sotto esame. La FIA deve ancora confermare quali team, se presenti, siano coinvolti. La McLaren ha mantenuto il silenzio in mezzo alle crescenti speculazioni, e la tempistica del ritardo ha contribuito ad aumentare i dubbi. La FIA in genere certifica i dati finanziari della stagione precedente a settembre, ma l’approvazione del budget 2024 rimane in sospeso. Se si scoprisse che la McLaren ha effettivamente violato il limite, la cosa sarebbe politicamente esplosiva, data l’attuale lotta per il Titolo tra i suoi piloti.
Altri nel paddock sospettano che la Williams possa essere la squadra in questione, con il team principal James Vowles che in precedenza aveva ammesso di temere che una serie di incidenti costosi avessero fatto sforare il budget. Alla domanda sulle voci, un portavoce della FIA ha confermato che la revisione era in corso: “La Cost Cap Administration della FIA sta finalizzando la sua valutazione sugli iscritti 2024. I risultati saranno condivisi a breve. Come di consueto, i risultati saranno resi pubblici una volta completato il processo”. In merito alle voci che coinvolgono singoli team, la FIA ha aggiunto: “La FIA non commenta le singole dichiarazioni presentate da team specifici o costruttori di propulsori e, in conformità con la prassi consolidata, i risultati della revisione saranno resi pubblici una volta che tutte le dichiarazioni saranno state valutate.”
Diversi team manager hanno affrontato la situazione durante la conferenza stampa di venerdì in Messico. Il team boss Sauber, Jonathan Wheatley, che in precedenza gestiva la conformità al cost cap della Red Bull, ha suggerito che il ritardo stesso implichi che qualcosa non va: “Penso che il ritardo nell’annuncio abbia reso molto chiaro a tutti noi che c’erano alcuni team in difficoltà o forse un team in difficoltà. Parlo per esperienza, è una cosa molto, molto difficile da gestire. Vuoi essere competitivo. E’ facile da immaginare: vuoi spendere fino all’ultimo dollaro entro il limite massimo di spesa. Ovvio che lo vuoi. La prima cosa da dire è che nessuno lo fa intenzionalmente. Queste cose a volte succedono, possono semplicemente sfuggire di mano – come un incidente, cose del genere – e alla fine ci si ritrova con dei costi imprevisti. Quindi, non voglio speculare sulle cause. Ma adesso capiamo il ritardo nel ricevere la pubblicazione dalla FIA.”
Anche il team principal della Scuderia Ferrari, Frederic Vasseur, ha minimizzato la questione. “Penso che alla fine non sia un grosso problema avere la decisione a settembre o ottobre. Dobbiamo fidarci della FIA e che stiano facendo il loro lavoro. E penso che non sia facile, onestamente. Ma dobbiamo anche evitare di fare speculazioni sulle voci. Sarebbe un errore“. Si prevede che la FIA pubblicherà a breve la certificazione ufficiale dei cost-cap, presumibilmente prima del GP di Las Vegas.



















