Sei punti, sei miseri punti, il bottino portato a casa dalla Scuderia Ferrari da Baku, frutto dell’ottavo posto di Lewis Hamilton e del nono di Charles Leclerc. Una gara anonima in cui le Mercedes di George Russell e Kini Antonelli hanno fatto il secondo e quarto posto, ovvero 30 punti, il che significa il sorpasso sulla Ferrari, ora a 286 punti, quattro lunghezze dai rivali. Una delusione? No, molto di più, che i piloti e soprattutto Vasseur tentano di giustificare e spiegare nel comunicato post-gara, che porta il solito tipo copia-incolla: “Domenica sotto le aspettative“… ormai non sanno nemmeno più cosa scrivere a fine weekend, perché la musica è sempre la stessa, da inizio campionato, per non parlare degli anni indietro!
Lewis Hamilton: “Non è il risultato a cui puntavamo e chiaramente è deludente. Oggi mi sono sentito più a mio agio in macchina e il bilanciamento era migliore, ma era difficile avvicinarsi alle vetture davanti perché avevano un passo molto veloce. La qualifica è un passaggio fondamentale e questo weekend non l’abbiamo massimizzata. La nostra scelta di assetto e l’esecuzione in qualifica non sono state ideali, e questo ci ha fatti partire più indietro di quanto avremmo dovuto. Lottare per l’ottavo e il nono posto non riflette il potenziale che avevamo se tutto fosse andato per il verso giusto. Nelle prossime settimane ci focalizzeremo su come migliorare la prestazione in qualifica. Il team e i meccanici hanno fatto un ottimo lavoro oggi e sono loro grato per l’impegno. Adesso è il momento di fare il punto della situazione per tornare più forti a Singapore”.
Charles Leclerc: “Oggi ciò che contava era avere la strategia giusta, nel senso che alcune vetture sono partite con le Hard e altre con le Medium, e la cosa più importante per poter avanzare era trovarsi nel gruppo più veloce di macchine che avevano le stesse gomme. Sono rimasto bloccato dietro a Liam (Lawson) per gran parte del secondo stint. Lui era su una strategia diversa con le Medium mentre io in quel momento avevo le Hard, quindi non potevo superarlo. Ho anche avuto un piccolo problema alla Power Unit per alcuni giri, il che significa che non siamo riusciti a mostrare il nostro vero passo. Alla fine, ciò che ha avuto il maggiore impatto sulla nostra corsa è stato il risultato in qualifica. Ho commesso un errore in Q3 e mi sono ritrovato a partire dalla P10. Puntare a un P8 o P9 in gara non è il mio obiettivo, e non sono posizioni per cui mi interessa lottare. Dobbiamo resettare e tornare più forti nelle prossime gare. Quest’anno a Baku le temperature erano più basse che mai, e questo ha influito sulla nostra performance per come siamo riusciti a far lavorare le gomme. Con temperature più alte la situazione dovrebbe migliorare, quindi guardo a Singapore con fiducia e spero che lì saremo in condizioni migliori. Congratulazioni a Carlos (Sainz) per il suo primo podio con la Williams, ha fatto un weekend solido e sono felice per il suo risultato”.
Fred Vasseur: “Non possiamo essere soddisfatti di un ottavo e un nono posto. Siamo partiti dietro a Norris e abbiamo finito dietro di lui, questa è la realtà delle cose su questa pista. Abbiamo avuto un problema con il motore di Charles che ora dobbiamo investigare e, anche se era marginale, è stato sufficiente a impedirgli di superare in rettilineo, il che spiega perché siamo rimasti bloccati dietro Lawson. Il principale rimpianto è per ieri, perché avevamo il passo per fare un lavoro migliore in qualifica ed è lì che ci siamo giocati il weekend. È incoraggiante che il passo ci fosse, ma frustrante non averlo capitalizzato, perché ci sono due parti del lavoro: una è la pura prestazione e l’altra è l’esecuzione. In termini di prestazione abbiamo fatto un passo avanti dopo Spa, ma esserci qualificati P10 e P12 ieri non era quello che ci aspettavamo. Ora è importante identificare le aree nelle quali avremmo potuto fare meglio, perché abbiamo commesso qualche errore e abbiamo fatto qualche scelta sbagliata. So che Charles si è preso la responsabilità per come è andata la qualifica, ma dobbiamo lavorare sulla nostra esecuzione per tornare più forti”.























