Era partito bene il weekend di Monza per la Ferrari, con una F14T competitiva nelle prove libere. Poi il sabato il crollo in qualifica, con il 7° e 12° tempo di Alonso e Raikkonen, ma ancora c’era speranza in una rimonta, persino in un podio, difficile ma non impossibile. Ci sperava il presidente Montezemolo (“Sono contento che Kimi cominci a trovarsi meglio con la vettura e spero che questa domenica possa disputare un’altra bella gara come a Spa”) e ci speravano sicuramente i tifosi, che si sono comunque presentati puntuali in Autodromo, nonostante la stagione-no della Rossa.
Abbiamo invece assistito a uno dei GP più amari per la Scuderia. con il ritiro di Alonso a causa di un guasto tecnico all’ERS, e il 9° posto di Raikkonen, che ha passato il traguardo in 10° posizione ma ne ha guadagnata una per via della penalità di 5 secondi inflitta al pilota della McLaren Kevin Magnussen. Un GP “storto” fin dal via: i due piloti non sono riusciti a guadagnare posizioni e dopo l’unico pitstop ne hanno perse alcune. Fernando quando si è ritirato occupava la decima piazza, che è stata poi presa da Raikkonen.
Marco Mattiacci: “In Formula 1 e nello sport in generale esistono delle giornate no e certamente oggi è una di quelle. Purtroppo non è stato possibile prevedere il problema occorso alla vettura di Fernando, ma dispiace che sia accaduto proprio a Monza, la gara di casa. Anche se erano stati compiuti dei progressi, sapevamo che le ultime due gare sarebbero state molto difficili e, per quanto sia impossibile accettare un risultato come questo, ora il nostro unico pensiero è tornare competitivi al più presto. Come prima e più di prima dobbiamo continuare a lavorare e a migliorarci, perché sono sicuro che la metodologia di lavoro approntata negli ultimi mesi ci aiuterà a tornare al vertice”.
Fernando Alonso: “Dopo una lunga serie di gare senza problemi è stato un vero peccato doversi ritirare proprio qui a Monza, davanti a tutti i nostri tifosi. Avremmo voluto regalargli una gara molto diversa. Nel primo stint eravamo competitivi, ma quando ti trovi in un gruppo di vetture che utilizzano il DRS superare diventa quasi impossibile. Dopo il pitstop ci siamo ritrovati in fondo a un trenino e a quel punto abbiamo cambiato strategia e deciso di staccarci dal gruppo per conservare le gomme e provare ad attaccare a fine gara. Ma poi è arrivato il problema al sistema ERS: non è mai bello per tutta la squadra avere un problema di affidabilità, perché i ragazzi lavorano notte e giorno per darci la miglior vettura possibile. Quello che è successo non cambia la mia volontà di vincere e per fare in modo che ciò accada presto continueremo a lavorare, cercando di dare sempre il massimo”.
Kimi Raikkonen: “Sapevamo che questo sarebbe stato un weekend difficile e oggi in gara ne abbiamo avuto la conferma. Nel complesso ero contento del comportamento della vettura e il bilanciamento era buono, ma ci mancava velocità sul rettilineo e avevo poca aderenza. Appena riuscivo ad avvicinarmi alle vetture che mi precedevano perdevo carico aerodinamico e la vettura scivolava in tutte le direzioni. Oggi credo di aver fatto il massimo, anche se purtroppo non sono riuscito ad ottenere il risultato che avrei voluto nella nostra gara di casa, per la squadra e per tutti i nostri tifosi. Adesso dobbiamo pensare alle prossime gare e continuare a lavorare senza sosta, perché ad attenderci sono piste che dovrebbero adattarsi meglio alle caratteristiche della nostra vettura”.
Pat Fry: “In un fine settimana che sapevamo essere favorevole alle caratteristiche delle vetture avversarie, cercare di fare il massimo purtroppo non è bastato. Dopo aver effettuato un sorpasso d’autore su Perez all’esterno della prima di Lesmo, per tutto il primo stint Fernando si è trovato in un gruppo di vetture che giravano sugli stessi tempi e in cui ogni pilota riusciva a sfruttare l’effetto DRS su chi lo precedeva. Purtroppo la sua gara si è conclusa dopo la prima sosta, per un guasto all’interno del sistema ERS: anche se da molto tempo non avevamo problemi legati all’affidabilità, questo episodio dimostra quanto sia importante continuare a puntare su questo fattore. Grazie a una buona partenza Kimi è riuscito a recuperare una posizione al via e poi un’altra su Hulkenberg al sesto giro, ma non a riguadagnare il terreno sufficiente per attaccare le vetture di fronte. Con lui abbiamo finito in zona punti, anche se ci spiace di non aver potuto regalare di più ai nostri tifosi. Adesso dobbiamo solo pensare al futuro e cercare di far bene già dal prossimo GP di Singapore”.
Barbara Premoli