Il boss della Ferrari Frédéric Vasseur non esclude di chiedere un risarcimento per l’incidente di Las Vegas che ha causato danni e rovinato il weekend di gara di Carlos Sainz. Dato che le sessioni erano programmate molto tardi ogni sera, la polizia ha dovuto far uscire gli spettatori prima della seconda sessione iniziata in ritardo e adesso è stata avviata una class action contro gli organizzatori della gara e Liberty Media: ai possessori di biglietti è stato offerto un voucher da 200 dollari per i negozi che vendevano il merchandising ufficiale anziché un rimborso totale. Dopo l’accaduto il CEO della gara Renée Wilm e il CEO della F1 Stefano Domenicali avevano detto: “Sappiamo che è stato deludente. Speriamo che i nostri fans capiscano sulla base delle spiegazioni, perché dovevamo bilanciare molti interessi“. Secondo l’azione legale presentata alla Corte del Nevada, F1 e Las Vegas GP non avrebbero fatto nulla per rimborsare i biglietti e i costi per le altre spese sostenute, come viaggi e cibo.
Ma la saga del tombino potrebbe costare molto più di questo agli organizzatori, visto che i danni stimati sulla macchina di Sainz si aggirano sul milione e mezzo di dollari. La cosa potrebbe costare molti più milioni alla Ferrari se la Mercedes dovesse chiudere il campionato al secondo posto: “Ci costerà una fortuna“, ha detto il team principal Vasseur. Il tombino ha messo KO non solo il telaio delle #55, ma anche motore, batteria e cambio, con conseguente penalità di 10 posizioni in griglia per lo spagnolo nella gara di domenica. “La parte in metallo ha colpito l’intera macchina longitudinalmente“, ha detto Vasseur ad Auto Motor und Sport. “C’erano bandiere gialle sul posto, quindi doveva esserci un motivo, ma non ci è stato detto. Ci sarebbe stato tempo sufficiente per avvisare tutti“. La Scuderia adesso si sta affrettando per preparare una monoscocca nuova in vista di Abu Dhabi, dove questo weekend si corre la finale del campionato. “Siamo ancora entro il budget cap”, prosegue Vasseur. “Ma la cifra si è ridotta per via del danno. Se una cosa del genere dovesse capitarci ancora, dovremo saltare Abu Dhabi“.
Vasseur non esclude di chiedere un risarcimento per il danno economico, dopo aver parlato con le parti interessate: “Chi ha preso la decisione della bandiera gialla ha visto qualcosa, ma poi è passato un minuto prima della bandiera rossa. Ci sono delle parti metalliche che si staccano e i ragazzi viaggiano a 340 orari. Avremo una conversazione privata con gli organizzatori. Più che per l’incidente, sono sconvolto per l’organizzazione“.