Terza e ultima gara della tripletta americana per il Mondiale di F1, che dal Messico si sposta ulteriormente a sud per il GP del Brasile a San Paolo, che propone per l’ultima volta della stagione il formato Sprint. La Scuderia Ferrari arriva all’Autódromo José Carlos Pace con il podio conquistato a Città del Messico da Charles Leclerc e il quarto posto di Carlos Sainz, che occupa ora la medesima posizione nella classifica Piloti. Il circuito è meglio noto con il nome di Interlagos perché l’impianto sorge tra due laghi, su un terreno argilloso che tende all’instabilità accentuando anche le sconnessioni dell’asfalto.
Il 2023 segna il cinquantesimo anniversario da quando la Formula 1 disputò il primo Gran Premio in Brasile, un appuntamento diventato rapidamente iconico per l’atmosfera e i drammi sportivi che spesso si sono consumati da quelle parti. Questo tracciato da appena 4.309 metri inizia con una salita che porta quindi in discesa – a velocità vertiginose dal secondo giro in poi – verso la staccata di curva 1, detta Esse di Senna in onore del paulista tre volte campione del mondo, punto nel quale è possibile effettuare dei sorpassi. Dopo questa doppia piega si trova la Reta oposta, il primo rettilineo sul quale si può usare il DRS, fino a curva 4.
Qui le monoposto sfidano i limiti della fisica misurandosi con clamorose forze G, mentre i piloti sono determinati a mantenere la velocità più alta possibile prima di entrare nel secondo settore, che è decisamente tecnico. Questo tratto, che va dalla curva 6 alla 11, premia le auto con un carico aerodinamico particolarmente elevato – di regola è richiesta una configurazione di medio-alto livello – mentre nel settore 3 le vetture più scariche tornano a poter sfruttare al massimo la propria velocità di punta. I piloti affrontano infatti la Junção, una piega decisa verso sinistra, e poi tornano in salita potendo aprire nuovamente il DRS per la Subida do boxes e l’Arquibancadas, che con un curvone verso sinistra in piena velocità riporta sul traguardo. Interlagos si percorre in circa 70 secondi, ma sa regalare emozioni come le più lunghe e complesse piste del Mondiale.
Programma. Come detto, il format del fine settimana è, per l’ultima volta in questo campionato, quello Sprint che prevede un’unica sessione di prove libere il venerdì seguita dalle qualifiche per il Gran Premio di domenica (71 i giri da percorrere). Il sabato sarà interamente dedicato alla Sprint, con lo Shootout del mattino e la corsa da circa 100 km del pomeriggio (24 le tornate previste) con punti a scalare da otto a uno per i primi otto classificati.
Frédéric Vasseur, Team Principal: “Arriviamo all’ultima tappa di questa complessa tripletta americana: a San Paolo saremo impegnati nell’ultimo weekend Sprint della stagione, il terzo negli ultimi quattro Gran Premi. Le due gare più recenti, a Austin e Città del Messico, ci hanno visto brillare in qualifica, con due pole position consecutive di Charles e la prima fila tutta Ferrari di domenica scorsa, mentre in gara ci siamo dimostrati ancora vulnerabili agli attacchi dei nostri rivali. Abbiamo comunque portato a casa due podi e siamo stati la squadra che ha raccolto il miglior bottino di punti tra quelle che lottano per il secondo posto, anche se i valori sono molto ravvicinati e appare chiaro come colmare il distacco che ci separa dalla seconda posizione – rimasto a 22 punti dopo Città del Messico – sia sempre molto difficile. Ciò che di sicuro siamo pronti a garantire anche in Brasile è il massimo impegno da parte di tutti noi. Ci aspettiamo che Mercedes sarà molto competitiva, ma dal canto nostro dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi, a crescere e a migliorare sotto ogni aspetto, in particolar modo nella gestione delle gomme e delle strategie in gara. Carlos e Charles, al pari di tutta la squadra, in Brasile come a Maranello, sono molto motivati: non vogliamo fermarci fino alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi”.