Non poteva deludere la marea Orange dei suoi tifosi proprio nella gara di casa e non l’ha fatto: in Olanda Max Verstappen ha conquistato la 28° pole position della sua carriera, la terza consecutiva (100%) sul tracciato di Zandvoort, grazie a uno straordinario ultimo tentativo in Q3 in cui ha sbaragliato la concorrenza, infliggendo più di mezzo secondo di distacco al più immediato inseguitore, Lando Norris. Alle spalle della Red Bull del leader del mondiale partiranno cinque vetture di cinque squadre diverse: oltre alla già citata McLaren, ci saranno nell’ordine una Mercedes (Russell), una Williams (Albon), un’Aston Martin (Alonso) e una Ferrari (Sainz).
La pioggia, caduta a tratti anche con forte intensità, è stata grande protagonista della giornata, tanto che solo in Q3 hanno fatto la loro comparsa in pista le slick. Durante le libere, sono state utilizzate sia le gomme da bagnato estremo sia le intermedie, mentre in Q1 e in Q2 queste ultime sono state protagoniste assolute. Proprio le intermedie hanno dimostrato un buon comportamento in condizioni di asfalto che mutavano molto rapidamente, una volta smesso di piovere. Già nelle ultime battute del Q2 cominciava a formarsi una traiettoria asciutta tanto che all’inizio del Q3, nonostante la comprensibile cautela, metà dei piloti avevano scelto le Soft, subito imitati dagli altri che erano scesi in pista con le intermedie e che hanno subito capito come fosse l’opzione sbagliata.
Verstappen ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award da Marta García. La pilotessa del team Prema Racing è attualmente in testa alla F1 Academy con 235 punti, a una sola prova dalla fine del campionato. La spagnola, 23 anni, ha corso in passato nella W Series e nella F4 spagnola. L’ultimo appuntamento stagionale della F1 Academy, di cui Pirelli è fornitore esclusivo, sarà ad Austin, durante il fine settimana di gara del Gran Premio degli Stati Uniti dal 16 al 18 novembre.
Mario Isola, direttore motorsport: “È stata una qualifica spettacolare, come spesso accade quando le condizioni dell’asfalto mutano molto velocemente. Alla fine, l’ha spuntata per l’ennesima volta Max Verstappen ma è interessante notare come ci siano ben sei monoposto diverse nelle prime sei posizioni, un segno della vitalità che, nonostante il dominio di un pilota e di un team, sta vivendo la Formula 1. Si preannuncia una gara dai due volti. Da una parte c’è un ovvio, grande favorito – Max Verstappen – dall’altra assoluta incertezza per chi potrebbe essere candidato al podio. Da un punto di vista strategico, ci sono molte opzioni sul tavolo, sia come numero di soste – fra una gara su due pit-stop e una con pit-stop singolo – sia come combinazioni di mescole.
Questa varietà si deve a una serie di fattori. Innanzitutto, abbiamo portato qui una Hard, la C1 modificata quest’anno, che pur avendo un livello di degrado molto limitato offre un’aderenza maggiore rispetto al passato. Poi ci sono le condizioni meteo, con temperature fresche che faciliteranno l’utilizzo delle Medium e delle Soft, e, infine, il fatto che ci sia ampia possibilità di scelta in termini di tipi di gomme. Il numero di soste varierà anche in funzione delle caratteristiche delle vetture e delle scelte compiute a livello di carico aerodinamico: chi privilegerà la posizione in pista opterà più verosimilmente per la sosta unica – utilizzando la combinazione C2/C1 – chi invece riterrà di avere le carte in regola per poter essere competitivo in fase di sorpasso proverà la doppia sosta, prediligendo l’utilizzo delle Medium e delle Soft. Se a tutto questo discorso aggiungiamo il fatto che le condizioni meteo sono sempre un’incognita – anche se le previsioni sono più ottimistiche rispetto a quanto si sia visto in qualifica – si capisce perché potremo assistere a una corsa davvero interessante”.