Qualcuno dopo il GP del Belgio ha insinuato che Max Verstappen e il suo ingegnere sarebbero ai ferri corti. A chiarire il tutto è stato Helmut Marko. Il campione e Gianpiero Lambiase lavorano insieme in Red Bull fin dall’inizio e hanno un ottimo rapporto: “E’ divertente per il pubblico e i giornalisti“, ha detto Marko quando gli hanno chiesto dello scambio di battute tra i due durante il GP a Spa. “Le cose di cui parlano sempre hanno un tono serio, ma va capito il background. Non voglio spiegare nei dettagli ma prima di tutto si trattava del giro veloce e poi di prendersela con calma e se l’altro pilota (Perez) stava facendo lo stesso“. Alla fine si è trattato di un siparietto divertente, di cui abbiamo scritto anche nel pezzo post-gara.
Ma evidentemente qualcuno non ha niente di meglio da fare che mettere in giro voci del tutto infondate, anche perché non c’è molto altro da dire sui leader. “Anche i successi più straordinari diventano routine con Verstappen“, ha scritto il quotidiano Tuttosport. “Il gap tra l’olandese e i suoi rivali si allarga. E’ un alineo che guida solo contro se stesso“. La domanda che molti si pongono è se qualcuno riuscirebbe a tenergli testa al volante di una Red Bull: “Chi può battere Max? Penso solo Fernando“, ha detto Marko a DAZN. “Ma anche con la stessa macchina sarebbe sempre molto difficile“. Quello che è chiaro è che nel team non ci sarebbe più posto per il pilota della IndyCar Colton Herta, il cui debutto con l’AlphaTauri quest’anno è stato bloccato perché non poteva avere la superlicenza. “E’ relativamente vecchio“, ha detto Marko a motorsport-total.com. “E non ha l’esperienza necessaria. L’anno scorso ci poteva andare ancora bene, ma non adesso“.