La F1 si prepara per l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva, Ungheria e Spa: squadre e piloti affronteranno in sequenza due piste tra loro diversissime come Hungaroring e Spa-Francorchamps. Il circuito ungherese, lungo 4.381 metri, è molto sinuoso e ondulato e si caratterizza per una serie di curve medie e lente – ben 14 – che richiedono un carico aerodinamico elevato. Un buon bilanciamento e un assetto meccanico particolarmente curato sono essenziali per evitare che la macchina scivoli e causi problemi alle gomme, che anche quest’anno dovrebbero trovarsi a fare i conti con temperature di aria e asfalto molto elevate.
Alcuni piloti paragonano il tracciato che sorge alle porte di Budapest a un kartodromo, per via della carreggiata stretta che rende molto difficili i sorpassi e per il fatto che, se si esclude il rettilineo principale, non ci sono tratti in cui allentare la tensione. Il continuo susseguirsi di curve in un abitacolo che supera spesso i 50 gradi con tassi di umidità proibitivi completa il quadro delle difficoltà di guida. Le condizioni estreme talvolta si ripercuotono anche sull’affidabilità delle vetture: a livello aerodinamico bisogna far sì che tutte le componenti abbiano la necessaria areazione tenendo anche sotto controllo il cambio, che in Ungheria è particolarmente sollecitato. Normalmente si assiste a una grande evoluzione dell’asfalto, che a inizio weekend si presenta di solito molto impolverato e con bassi livelli di grip. Due le zone DRS, sul rettilineo principale e nell’allungo che da curva 1 porta alla 2, di fatto gli unici tratti nei quali i sorpassi sono possibili.
In Ungheria debutta anche la qualifica con la cosiddetta “alternative tyre allocation” (ovvero allocazione di gomme alternativa). Nell’arco di un GP canonico, Pirelli fornisce tredici treni di gomme slick a ogni partecipante: otto sono della mescola più morbida, tre di quella media e due di quella più dura. A Budapest il numero di set sarà ridotto a undici: quattro Soft (la metà del solito quindi), quattro Medium e tre Hard. Ogni pilota dovrà per regolamento usare soltanto gomme Hard nel Q1, Medium nel Q2 e Soft nel Q3.
La gara ungherese ha debuttato nel Mondiale nel 1986 e da allora ne è sempre stata parte, arrivando quest’anno alla sua edizione numero 38. In quella prima occasione la Formula 1 fu pioniera diventando la prima disciplina motoristica di vertice ad andare a gareggiare oltre la cortina di ferro. Fu un evento significativo, specie in un’epoca nella quale i boicottaggi reciproci nello sport tra blocco occidentale e orientale – si pensi alle Olimpiadi di Mosca 1980 e poi a quelle di Los Angeles 1984 – erano ancora molto vivi nella memoria collettiva. All’Hungaroring, che ha ospitato tutte le edizioni della corsa, la Scuderia Ferrari si è imposta sette volte, la prima delle quali con Nigel Mansell nel 1989, quando l’inglese rimontò dal 12° posto in griglia riuscendo a superare Ayrton Senna cogliendo al volo un’esitazione del brasiliano nel doppiaggio alla Onyx di Stefan Johansson.
Frédéric Vasseur, Team Principal: “Arriviamo a Budapest determinati a continuare il percorso di crescita iniziato nelle ultime gare con l’introduzione di aggiornamenti tecnici sulla SF-23. A Silverstone le cose non sono andate come speravamo ma in Canada e in Austria abbiamo fatto dei chiari passi avanti e in Ungheria crediamo ci siano le condizioni per dare a Charles e Carlos una vettura performante. Entrambi i piloti amano la pista dell’Hungaroring e hanno preparato la corsa nei minimi dettagli, specie la qualifica che qui ha sempre un ruolo fondamentale. Questo fine settimana, per la prima volta, tutte le squadre devono fare i conti con un diverso format di qualifica, che prevede una sola mescola obbligatoria da usare in ciascuna delle tre fasi. Questa novità aggiunge un’ulteriore variabile da guardare con attenzione, visto quanto sono ravvicinati i valori tra la maggior parte delle squadre. Ci aspettiamo di lottare vicino ai primi sabato e domenica”.
🗣️ “It’s a very technical track and a very difficult track for us drivers.”
Building up to Budapest with @Charles_Leclerc and a #HungarianGP🇭🇺 track guide 👊
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) July 19, 2023