Felipe Massa non molla e prosegue con l’intento di denunciare le autorità della F1 per essere dichiarato campione 2008. Il primo Titolo di Lewis Hamilton è sempre stato sotto l’ombra dello scandalo del crashgate, quando Fernando Alonso vinse il GP di Singapore dopo che il compagno di squadra in Renault Nelson Piquet andò deliberatamente a muro. “Ai tempi ne parlai con la Ferrari e i legali del team a Maranello e mi dissero che non c’era niente da fare“, ha detto Massa a inizio anno. Poi l’ex-boss della F1 Bernie Ecclestone ha ammesso di essere stato al corrente che l’incidente di Piquet era stato voluto, molto prima che esplodesse pubblicamente lo scandalo. “Ai tempi c’era una regola per cui la classifica del campionato era intoccabile dopo la cerimonia di consegna premi della FIA a fine anno“, ha detto Ecclestone. “A Hamilton è stata data la coppa e tutto era ok“.
Ma il 42enne Massa, che adesso corre nella Brazilian Stock Car (come Nelson Piquet Jr) ritiene che alla luce di quanto detto da Mr E potrebbe denunciare la F1 e vincere. “In altri sport i Titoli sono stati revocati quando sono state scoperte cose del genere, quindi perché non in F1?“, ha detto al giornale brasiliano Esportelandia. “Bernie ha dichiarato che lui e il presidente FIA e altri nel 2008 sapevano e non hanno voluto far niente, in modo che il nome della F1 non fosse sporcato. Sono stato truffato da quanto successo in una gara rubata. Quello che Bernie ha detto mi ha fatto drizzare le antenne e voglio giustizia. Non sono un avvocato ma tutti sanno che sono stato imbrogliato e penso di avere il diritto di lottare per avere giustizia. Non è stato un motore a rompersi, ma una gara rubata, una manipolazione, cosa molto grave. La fine della gara è stata completamente diversa da quello che avrebbe dovuto essere“.
Massa ricorda persino dei precedenti in F1 per incidenti simili, come quello successo con la McLaren nel 2007 e lo scandalo spygate: “Nel 2007 quando la McLaren ha rubato il progetto Ferrari e copiato la macchina, sono stati squalificati dal campionato, puniti per l’accaduto. Nel mio caso non c’è stata punizione. Ma nel calcio o in altri sport i risultati sono stati corretti“.