Piovono critiche dure da parte del CEO Alpine Laurent Rossi, che ammette le difficoltà del team di proprietà di Renault, che in questa stagione mirava a migliorare rispetto al quarto posto nel Costruttori 2022, puntando regolarmente al podio. Ma la situazione è ben diversa: dopo aver perso Fernando Alonso e affiancato al francese Pierre Gasly il connazionale Esteban Ocon, Alpine attualmente è sesta in classifica. “Quest’anno abbiamo iniziato da una parte con un handicap a livello di prestazioni e di esecuzione dall’altra“, ha detto all’emittente Canal Plus. “Tante cose non vanno ed è evidente, perché la posizione in cui siamo non rispecchia le risorse che abbiamo investito. Siamo piuttosto lontani, molto lontani, dall’obiettivo finale dell’anno“.
Secondo Rossi, gli attuali problemi di Alpine sono di base: “Quello che vedo ovviamente è la mancanza di performance e di rigore nell’esecuzione. Ma potenzialmente c’è anche una mentalità che non è all’altezza di quello che è stato fatto in passato da questo stesso team. Non mi sono piaciuti i primi GP perché, mi spiace dirlo, c’è stato molto dilettantismo, che ha portato a un risultato non buono, mediocre, pessimo. E poi l’ultima gara a Baku è stata troppo simile a quella in Bahrain e non è accettabile. Abbiamo il diritto di commettere errori, è un principio base, ma da quegli errori bisogna imparare. Quando si sbaglia due volte significa che non abbiamo imparato e che non ci prendiamo le nostre responsabilità ed è questo che non è accettabile“. Forse Laurent Rossi inizia a capire che lasciar andare Fernando Alonso è stato un grosso errore: è lui stesso a far riferimento a mentalità ed errori di esecuzione ed era facile immagine che la coppia Gasly-Ocon non potesse fare miracoli, specie con una macchina non competitiva. L’errore è dei vertici, dello stesso Rossi, che avevano in casa un cavallo di razza e non hanno puntato su di lui a lungo termine. Hanno preferito avere una line-up tutta francese, con piloti low cost: ormai è tardi per pentirsi e inutile arrabbiarsi.. Ma chissà come brucia vedere quello che sta facendo Alonso in Aston Martin, in una squadra che ha capito il suo valore e gli dà fiducia.
Barbara Premoli