Il Pirelli Dutch Round del Campionato Mondiale FIM Superbike è stato un dominio assoluto Ducati, non solo nella classe regina ma anche nel WorldSSP. Álvaro Bautista (Aruba.It Racing – Ducati) ha vinto tutte le gare Superbike del fine settimana e Nicolò Bulega (Aruba Racing WorldSSP Team) ha fatto altrettanto nella Supersport. A tenere alti i colori Yamaha ci ha pensato Humberto Maier (Yamaha MS Racing/AD78 Latin America Team) che si è aggiudicato la seconda gara del WorldSSP330. Nel corso del fine settimana sono state utilizzate un po’ tutte le soluzioni scelte da Pirelli per questo round a dimostrazione sia che la selezione era corretta sia che tutti pneumatici, su alcuni tracciati e con alcune condizioni climatiche, possono essere prestazionalmente molto vicini tra loro grazie all’ampio range di utilizzo e alla versatilità raggiunta.
Giorgio Barbier, direttore racing moto: “Per Pirelli quello di Assen è stato un round interessante: praticamente tutte le soluzioni che avevamo selezionato per questo round sono state utilizzate in gara e, aspetto ancor più importante, hanno garantito in tutti i casi prestazioni ottime e molto costanti. Abbiamo visto che la SCX di sviluppo B0800 nelle gare lunghe è stata preferita rispetto a quella di gamma ma quest’ultima è poi tornata protagonista nella Superpole Race, probabilmente perché sulla breve distanza riesce a garantire un picco prestazionale leggermente migliore rispetto a quella di sviluppo. Al pari del posteriore, anche all’anteriore SC1 e SC2 hanno garantito prestazioni analoghe grazie al lavoro di sviluppo portato avanti l’anno scorso sulla SC2 che ora viene utilizzata molto più spesso dai piloti rispetto al passato.
Nella Supersport, per il momento la misura maggiorata 125/70 già usata nel WorldSBK non sembra aver raccolto molti apprezzamenti ma è ancora presto per fare bilanci e ci sarà modo di valutarne il comportamento rispetto alla 120/70 anche nei prossimi round. Al posteriore le temperature basse hanno permesso alla SC0 di gamma di rubare la scena alla SCX. I piloti e le moto Ducati sono diventati a tutti gli effetti i riferimenti nei rispettivi campionati, complimenti a loro per la prova di forza dimostrata dall’inizio dell’anno”.