Eh già, chissà come se la ridono in Ferrari sapendo che ci sono una marea di giornalisti in tutto il mondo attaccati al computer in attesa di un comunicato… Chissà come se la ride chi ha messo in giro di nuovo la voce sul divorzio con Mattia Binotto. Perché una cosa è certa: qualcuno la voce l’ha rimessa in giro di proposito, una manovra pilotata perché se ne parli. Noi non siamo a Maranello, quindi non sappiamo cosa succede dietro quel cancello, in quegli uffici. Magari niente. Magari tutto. Intanto sui social e sui media circola di tutto e di più, su presunti schieramenti Charles Leclerc/Nicholas Todt da una parte e famiglia Sainz dall’altra, rispettivamente contro e pro il team principal. Un bell’ambientino, non c’è che dire. Sarà per questo che non c’è nessuno che faccia a pugni per sostituire Binotto e Vasseur, a quanto si dice, sarebbe l’ultimo ripiego. Sarà anche l’azienda più blasonata al mondo ma anche un bel noeud de vipères, riprendendo il titolo dell’opera di François Mauriac. Che Binotto vada o non vada, la comunicazione fa acqua. D’altronde, dopo aver smentito la notizia alla vigilia di Abu Dhabi, adesso non è facile gestire la situazione: un’altra smentita per questa nuova voce o smentire la loro stessa smentita? Fate un po’ quel che volete, quando e se arriverà il comunicato ne daremo notizia, abbiamo già scritto ieri ciò che pensiamo. Ma a voi che tirate i fili – in modo così maldestro, peraltro – solo un messaggio: il mondo va avanti e non si ferma nemmeno per la Ferrari. Per questa Ferrari. Fate i vostri giochini, discutete di soldi, trattate e poi fateci sapere. Ridete pure, pubblicate il tweet “The boys from Maranello” mentre tutti attendono altro. Intanto il mondo – della F1 e non solo – ride di voi. Persino i vostri tifosi.
Barbara Premoli