Il campione del mondo Francesco Bagnaia ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-gara del GP della Comunità Valenciana.
Cosa si prova a essere campione del mondo?
È incredibile, nel giorno della gara più difficile dell’anno, l’emozione più bella di sempre. Forse la gara più difficile di tutta la carriera. All’inizio andavo bene, ho lottato con Quartararo, una bella lotta. Ma da quando ho perso l’aletta ho iniziato a fare una fatica incredibile. Ho iniziato a contare i giri che mancavano alla fine, sembrava sempre più lunga.
Dopo la rottura dell’aletta sei stato bravo a gestire
Non sono stato bravo, alla fine ho cercato di gestire il più possibile, da lì in avanti ho iniziato a fare fatica sulle curve a destra ma è uguale, bisogna essere più orgogliosi per il fatto che siamo arrivati qui e per avere il margine per poterci permettere cose così.
Il weekend è stato psicologicamente pesante?
Sì, ma la cosa più bella è stato il warm up di stamattina, grazie al quale mi sono levato un sacco di pesi da dosso perché durante tutto il weekend ho faticato molto a trovare il feeling, ero preoccupato. Alla fine, però, stamattina siamo tornati alla moto di sempre, mi sono trovato benissimo e siamo tornati alla moto di sempre. La strategia è stata giusta: andare a pizzicare Fabio, darli fastidio per fare allungare i primi è stata la cosa più giusta da fare, anche al costo di perdere l’aletta.
Sapere che Quartararo poteva solo vincere per insidiare il tuo titolo ti ha reso più tranquillo?
Sì, alla fine avevamo abbastanza margine per arrivare davanti. Però sapere che lui aveva la possibilità di vincere e che io potessi incappare in un errore, perché con l’anteriore ho fatto una fatica incredibile, mi preoccupava. Dopo siamo riusciti a gestire il tutto, a limitare i rischi e ad alzare il ritmo. Bello.
Ti senti una pagina della storia della MotoGP?
Per il momento no, però abbiamo compiuto qualcosa di veramente grande, dobbiamo esserne consapevoli e orgogliosi.