Ancora una volta i commissari e i direttori di gara a Singapore non si sono confermati all’altezza di una F1 che sta crescendo esponenzialmente. La decisionefinale, che ha confermato il successo di Sergio Perez nonostante la penalità di 5”, è arrivata diverse ore dopo l’episodio nonostante abbiano tutti gli strumenti per verificare in tempo reale e ci siano già stati episodi simili nel passato. Servono delle linee guida per dare omogeneità nei giudizi.
La gara ci ha regalato emozioni incredibili, soprattutto in considerazione delle condizioni in cui si è corso, ed è terminata per il raggiungimento del tempo massimo e non per la conclusione dei giri. Già questo fa capire quanto sia stata impegnativa per i piloti. Châpeau a Sergio Perez e Charles Leclerc. Il messicano è stato protagonista di una grande gara e di un’ottima partenza. Ha dato il massimo e nel finale è andato in difficoltà avendo sfruttato al massimo le gomme. La Red Bull si conferma macchina estremamente solida ed è pronta ad aprire un nuovo ciclo che può essere importante.
Sarà interessante capire cosa non abbia funzionato al monegasco in partenza, autore poi di una gara sopra le sue possibilità come dimostra ampiamente il divario tra lui e il compagno di squadra. Col secondo posto Leclerc ha rosicchiato qualche punto al diretto avversario, ma il vero problema sono i 5 punti persi su Perez, che ora si trova solo a 2 punti di distacco. Sul fronte Costruttori, invece, la Ferrari ha consolidato il secondo posto sulla Mercedes, che lascia Singapore con solo 2 punti all’attivo.
Sottotono invece la prestazione del campiona del mondo in carica. Dopo i problemi che lo hanno fermato in qualifica, Verstappen ha avuto diverse difficoltà nonostante i sorpassi effettuati per provare a rimontare. Molto bello il duello tra Alonso e Hamilton, peccato che lo spagnolo sia stato tradito dal motore della sua Alpine, così come Ocon. Ottima la prestazione McLaren che saluta Singapore col quarto e quinto posto di Norris e Ricciardo. Bene l’Aston Martin col sesto posto di Stroll e l’ottavo di Vettel, che chiude davanti alla Mercedes di Hamilton e all’AlphaTauri di Gasly.
Gian Carlo Minardi