Quarta vittoria della carriera e seconda della stagione dopo Monaco per Sergio Perez, che in un folle GP di Singapore ha preceduto le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, con il leader del campionato Max Verstappen settimo. Ma al momento in cui scriviamo il risultato potrebbe cambiare, per un’infrazione commessa dal messicano della Red Bull durante la Safety Car.
Un vero e proprio diluvio ha fatto posticipare il via di oltre un’ora, ma la pista era comunque scivolosa, con tutti i piloti sulle intermedie, e il poleman Leclerc è stato passato da Perez alla curva 1, con Sainz che ha superato Lewis Hamilton, piazzandosi 3°. Verstappen ha perso cinque posizioni finendo 12°, ma nel giro 9 ne aveva già recuperate tre quando è uscita la prima SC per la collisione tra Nicholas Latifi e Zhou Guanyu. Nel giro 20 lo stop di Fernando Alonso causa motore ha causato una VSC, fase in cui George Russell è stato il primo pilota a passare dalle intermedie alle medie. Dopo gli iniziali problemi, il passo di Russell è migliorato e nel giro 35 gli altri piloti hanno iniziato a fermarsi per montare le slick. Nel run successivo a muro è finito Yuki Tsunoda, facendo uscire la seconda Safety Car, ma la maggior parte dei piloti si era già fermata per montare le slick. Non i due della McLaren, con Lando Norris che ha montato le medie e Daniel Ricciardo le soft, tornando in pista 4° e 6°.
La gara è ripartita nel giro 39, con Perez sempre al comando. Nel frattempo un bloccaggio nel tentativo di passare Leclerc ha fatto finire in ultima posizione Verstappen, prima che George Russell e Mick Schumacher entrassero in contatto alla curva 1 riportando delle forature. All’avvicinarsi delle due ore limite, la gara sarebbe finita a tempo e, quando il DRS è stato attivato nel giro 43, Perez aveva 26 minuti per resistere agli attacchi di Leclerc, Un duello proseguito fino alla fine, con il ferrarista staccato di oltre 7 secondi alla bandiera a scacchi. Ma, indipendentemente dalla cerimonia del podio e dalla splendida gara, Perez è atteso dai commissari per aver superato la Safety Car poso prima della seconda ripartenza. .
A completare il podio Carlos Sainz, seguito dalle McLaren di Norris e Ricciardo. Lance Stroll e Sebastian Vettel hanno sfruttato gli errori di Hamilton e Verstappen finendo sesto e ottavo, risultato importante per l’Aston Martin. Hamilton, finito contro le barriere nel giro 33, ha fatto un bloccaggio nel tentativo di passare Vettel negli ultimi minuti, finendo 9° e dando l’ottavo posto a Verstappen, che ha poi passato Vettel chiudendo 7°. A chiudere la top 10 l’AlphaTauri di Pierre Gasly con Valtteri Bottas (11°) fuori dai punti nonostante avesse montato le soft nell’ultimo periodo di SC. Dodicesima la Haas di Kevin Magnussen, costretto a rientrare subito ai box dopo una collisione al primo giro per evitare Verstappen, con Schumacher 13°. A chiudere la classifica la Mercedes di George Russell, partito dalla pitlane e rientrato quattro volte ai box, che lascia Singapore con l’unica soddisfazione del giro più veloce in gara. Sei i ritiri, Zhou e Latifi, Alonso, Albon contro le barriere nel giro 26, Esteban Ocon col motore KO (brutto doppio ritiro per Alpine) e Tsunoda a muro dopo aver montato ke medie durante l’ultima SC.
La vittoria di Perez? Meritatissima e sarebbe un peccato e una beffa se gli venisse tolta dopo la cerimonia del podio. Idem per gli altri piloti coinvolti nella decisione dei commissari. Ma è mai possibile che la FIA non riesca a prendere decisioni in tempo reale? Ma questa forse è una bazzeccola se si pensa a mercoledì, quando la stessa FIA dovrà esprimersi sulla questione budget cap che riguarda Red Bull e Aston Martin…
ULTIMA ORA: Alle ore 01.42 locali, la FIA ha comunicato la decisione al termine dell’investigazione su Sergio Perez: 5 secondi di penalità e 2 punti sulla licenza per la prima infrazione sotto SC e una reprimenda per la seconda infrazione. Perez viene quindi confermato vincitore del GP di Singapore, ma restano parecchi dubbi sull’operato della Federazione: se questa decisione fosse stata presa durante la gara e non dopo, Leclerc e la Ferrari avrebbero potuto gestire meglio i pneumatici e restare entro i 5 secondi, ereditando quindi la vittoria. Una cosa è certa: molto può e deve essere fatto all’interno della FIA. Allontanare Michael Masi non ha risolto i problemi, forse ha persino reso più complesso e macchinoso il tutto.
Barbara Premoli