Il mercato dell’automotive, negli ultimi anni, è impegnato nella corsa all’auto elettrica. Se il traguardo può dirsi quasi raggiunto, anche in forza del previsto stop alla produzione di veicoli con motore termico per il 2035, non sembra comunque che le auto elettriche siano ancora del tutto pronte a soppiantare in toto quelle tradizionali: in proposito, proprio negli scorsi giorni si è assistito alla défaillance di un bus elettrico che ha avuto particolare risalto. Insomma, c’è ancora strada da percorrere; ma, dato il rapporto tra automobile ed elettronica, non ci possono essere dubbi circa il fatto che l’auto elettrica rappresenterà la grande rivoluzione dell’immediato futuro dell’automobile.
L’innovazione grazie a soluzioni elettroniche, in effetti, è una presenza fissa in tutte le realtà più dipendenti dal progresso, esattamente come nel caso del mondo automobilistico ma non solo: l’introduzione di nuove tecnologie è una costante anche in contesti ben distanti dall’automotive, spaziando dall’intrattenimento, come nel caso dei passatempi oggi protagonisti in rete, fino a sport come calcio e pallavolo, con i crescenti ausili messi a disposizione degli arbitri. Quello fra automobile ed elettronica, quindi, è un rapporto di successo e soprattutto duraturo, come dimostrano alcune delle maggiori innovazioni alle quali si è assistito nel corso degli anni.
Un primo esempio può essere visto nei sistemi keyless, ossia l’accesso all’automobile e alle sue funzioni principali senza dover utilizzare fisicamente la chiave d’accensione. Le automobili sempre più spesso stanno vedendo l’introduzione in serie di sensori di prossimità in grado di interfacciarsi con la chiave del veicolo in maniera indipendente dalla volontà del guidatore. Per esempio, per aprire le portiere è sufficiente che la chiave elettronica entri nel raggio di sensibilità dei sensori, e lo stesso si applica all’accensione del veicolo: basta la pressione di un pulsante per avviare il motore, funzione sbloccata grazie alla vicinanza della chiave.
A proposito di sensori, questi hanno rivoluzionato anche una serie di attività connesse alla guida come, su tutte, la fase di parcheggio, prossima alla totale automazione. Telecamere e sensori di prossimità, infatti, sono oggi strumenti divenuti essenziali per comunicare al guidatore la presenza di ingombri sotto il livello tradizionalmente coperto dagli specchi retrovisori, aumentando sia la comodità del parcheggio che, soprattutto, la sua sicurezza: tali sistemi sono prontamente in grado di avvisare se nel campo di manovra dovesse entrare un oggetto e, in alcuni casi, anche intervenire autonomamente bloccando il moto del veicolo. Un accorgimento simile si trova negli ausili alla marcia, per esempio in caso di eccessiva vicinanza col veicolo che precede: i sensori, rilevata la situazione, possono intervenire sulla velocità dell’auto, ripristinando un’opportuna distanza di sicurezza.
Altro aspetto ormai rivoluzionato dall’elettronica è quello dei viaggi su lunghe percorrenze. Il sistema GPS si è ben presto affiancato all’automobile attraverso oggetti esterni, come navigatori satellitari e telefoni cellulari; impossibile, per i produttori di automobili, non pensare di inserire un sistema di navigazione integrato nella vettura. Oggi, infatti, sebbene non sempre di serie, molte case automobilistiche includono un sistema di navigazione integrato fra le componenti di infotainment, regolarmente aggiornabile dalla casa madre. Un’introduzione forse non essenziale, ma sicuramente utile per sostituire strumenti esterni e potenziali distrazioni alla guida.
Proprio sotto quest’ultimo punto di vista, infine, nulla rende l’idea dei progressi fatti dall’elettronica nell’automotive come gli aspetti legati alla sicurezza. Basti pensare al controllo elettronico della pressione degli pneumatici: divenuto obbligatorio nel 2014, il sistema più semplice rileva cali di pressione tramite i dati elaborati dall’ABS. Grazie alle informazioni da questo fornite, relative al rotolamento delle ruote, il sistema è in grado di rilevare comportamenti anonimi riconducibili a una variata, tendenzialmente in peggio, pressione del pneumatico, permettendo al guidatore di intervenire prima che le condizioni di questo possano comportare rischi per la guida. Alla stessa categoria sono riconducibili i sistemi di cruise control e limitatori di velocità: attraverso questi, infatti, è possibile “istruire” l’automobile perché mantenga una velocità costante senza dover agire sull’acceleratore, o al fine da non far superare una determinata velocità, magari impostata sul limite della strada in percorrenza. Si tratta di una serie di innovazioni rese possibili da automobili nelle quali l’elettronica si affianca in maniera sempre più massiccia alla meccanica, a tutto vantaggio dell’esperienza e sicurezza di guida.