Max Verstappen (Red Bull) ha ottenuto la pole nel suo GP di casa, in Olanda, su P Zero Red soft, davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. I primi tre piloti sono divisi da meno di un decimo di secondo. Tutti i piloti hanno utilizzato la Soft dall’inizio alla fine delle qualifiche. Condizioni climatiche caldo/asciutte per tutta la durata della qualifica con la sessione che si è conclusa con 30 gradi, 41 sull’asfalto. Per la gara le previsioni vedono una probabilità di pioggia intorno al 40%. La Soft ha mostrato un basso degrado anche a pieno carico durante la FP3 (dove Leclerc è stato il più veloce).
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato da una delle più grandi personalità sportive olandesi: il “re della kick boxing” Rico Verhoeven. Considerato il numero uno nel mondo della lotta e un modello per i giovani di tutto il Paese, Verhoeven è anche un noto ambasciatore dei valori familiari, essendo considerato il vero alfiere del modello di lotta corretta ben oltre i limiti del suo sport. Verhoeven è un appassionato delle supercar su strada e in pista e ha appena iniziato una nuova carriera cinematografica.
APPUNTI DI STRATEGIA
I 72 giri del GP d’Olanda sulla carta si affrontano più velocemente su due soste, ma anche un solo pit stop non è escludersi. Se si opta per la doppia, iniziare su soft sembra l’opzione migliore, proseguendo poi con due stint su medium oppure medium seguito da un ultimo su soft. Questo ovviamente a seconda della disponibilità di due set di medie, caso relativo a Ferrari, Mercedes, Red Bull, Haas e Williams. La strategia a una sosta può essere invece medium-hard oppure soft-hard (cercando più velocità a inizio gara). Possibile la variante medium-soft con speciale attenzione all’usura che impone una certa gestione del ritmo. Partire su medium offre più opzioni, ma anche con la soft è comunque possibile scegliere se proseguire su una o due soste. Fra le variabili che influenzano questi calcoli teorici il livello di degrado della soft e quello di grip sulla hard. La tipologia del circuito, nonostante sia stato reintrodotto in F1 dall’anno scorso, rimane quella “old-school” con limitate possibilità di sorpasso e conseguentemente elevate probabilità di vedere la safety car in azione… dunque una finestra pit stop “quasi” gratuita. Il pacchetto vettura-gomme 2022, favorendo i sorpassi, rende la posizione in pista non così cruciale, rendendo più aggressive le strategie a due soste. Da non sottovalutare il limite di velocità nella corsia dei box che con 60 km/h è più basso rispetto alla maggior parte delle altre piste, incrementando il tempo speso per un pitstop.