Lasciata Spa-Francorchamps, la Scuderia Ferrari torna subito in pista per il GP d’Olanda in programma sulla pista di Zandvoort, rientrata in calendario lo scorso anno dopo un’assenza di 36 stagioni.
Il circuito misura 4.259 metri (72 i giri da percorrere), ed essendo stato costruito in riva al mare è spesso spazzato dal vento, talvolta così forte da condizionare il comportamento delle monoposto e coprire di sabbia l’asfalto. La pista è celebre per le sue marcate variazioni altimetriche e ha diversi tratti ben noti agli appassionati. Da ricordare sicuramente la curva Tarzan (nome originale Tarzanbocht), un secco tornante a destra posto alla fine del rettilineo di partenza contraddistinto da una leggera sopraelevazione, la Rob Slotemakerbocht e la veloce e cieca piega verso destra denominata Scheivlak. Per il rientro in calendario lo scorso anno la curva 3 e la 14, l’ultima, sono state sopraelevate fino a 16 gradi di pendenza, il che permette ai piloti di affrontarle ad una velocità molto più elevata e, nel caso della curva 3, anche con due traiettorie differenti. La carreggiata stretta e il disegno tortuoso non facilitano però i sorpassi e richiedono un carico aerodinamico medio. La qualifica, dunque, sarà fondamentale. Due le zone DRS: tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale. Nelle prove libere si valuterà l’apertura dell’ala mobile anche nell’ultima curva, la Arie Luyendykbocht.
Programma. Le vetture scenderanno in pista venerdì alle 12.30 locali per la prima ora di prove libere, e alle 16 per la seconda. Sabato alle 12 è previsto l’ultimo turno di libere in preparazione alla qualifica delle ore 15. Il 32° GP d’Olanda valido per il Mondiale di Formula 1 prenderà il via domenica alla stessa ora.