Con il GP di Francia inizia l’ultima doppietta prima della pausa estiva (si chiuderà in Ungheria il 31 luglio). La Scuderia Ferrari e gli altri team di Formula 1 arrivano a Le Castellet, al Circuit Paul Ricard, dedicato all’inventore dell’omonima bevanda all’anice molto popolare in tutto il Paese, che fu tra i primi soci dell’impianto. Per questo fine settimana è attesa la gara con le temperature più alte della stagione, una difficoltà in più per squadre e piloti che dovranno vedersela con valori vicini ai 40°C.
Il Paul Ricard è stato costruito nel 1970, in meno di un anno e oggi è una delle piste più all’avanguardia sotto il profilo della sicurezza. Per diverse stagioni è stato utilizzato esclusivamente per i test e per questo dispone di un gran numero di configurazioni disponibili. Qui inoltre è stata portata avanti la sperimentazione, poi diventata uno standard per gran parte delle piste, che prevedeva vie di fuga ampie e asfaltate anziché con la tradizionale ghiaia.
La configurazione adottata dalla F1 a partire dal 2018 – quando il GP è tornato in calendario dopo un’assenza di dieci anni – prevede 5.842 metri di lunghezza e 15 curve. Il primo settore è quello più veloce e offre le maggiori opportunità di sorpasso, specie alla staccata di curva 1 e all’ingresso della 3. Il secondo tratto esalta il potenziale della power unit dato che prevede il rettilineo del Mistral intervallato da una chicane che limita la velocità con cui si giunge a Signes, una delle curve più rapide del Mondiale. Nel terzo settore il circuito torna a mettere in luce l’aerodinamica, con svariate curve da media percorrenza dalla 11 alla 15. Due le zone DRS: sul rettilineo principale e nella prima parte del rettifilo del Mistral.
Programma. Le monoposto scenderanno in pista per le libere venerdì, alle 14 e alle 17 CET. Le qualifiche saranno sabato alle 16, precedute alle 13 dall’ultima sessione di libere. Il 62° GP di Francia prenderà il via alle 15 di domenica. Da percorrere 53 giri pari a 309,69 km.