Come può accadere soltanto a Monaco, è andata in scena una gara imprevebile, in cui sono state utilizzate sia full wet che intermediate che slick e a un certo punto tutte e tre le mescole erano in pista contemporaneamente. Sergio Perez (Red Bull) ha vinto la gara dalla terza posizione in griglia dopo tre pit stop, con una strategia che si è rivelata cruciale ai fini della vittoria. A causa di diversi ritardi, il gran premio si è chiuso dopo 64 giri, quando è stato raggiunto il limite di tempo massimo. Durante la gara è anche intervenuta la safety car determinando un periodo di bandiera rossa, aggiungendo variabili strategiche a una situazione già complicata dal tracciato che si stava asciugando.
Tutti i piloti hanno preso il via con pneumatici full wet come previsto dal regolamento in caso di partenza con la safety car, ma in molti sono passati all’intermediate via via che l’asfalto si asciugava e i tempi di questo primo pit stop hanno influenzato fortemente il risultato finale. La gara si è svolta con temperature molto più fresche rispetto ai giorni scorsi (21 gradi ambiente e 31 gradi l’asfalto) per via della forte pioggia che ha sorpreso tutti poco prima della partenza. Di conseguenza, team e piloti si sono dovuti adattare alle condizioni man mano che cambiavano, cercando di tenere aperte tutte le opzioni e di passare da wet a intermediate o a slick in base al meteo. La bandiera rossa ha fatto sì che la seconda parte della gara diventasse uno sprint verso l’arrivo, con la possibilità di cambiare pneumatici durante la sosta. La scelta delle mescole è stata influenzata non solo dalle condizioni ma anche dalla quantità di pneumatici rimasti a disposizione di ciascun pilota, in base alle allocazioni.
COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI
- HARD: Questa è stata una mescola importante per la gara e ha funzionato bene anche nelle condizioni di crossover. Con l’asciugarsi dell’asfalto, sette dei piloti che hanno concluso la gara sono passati dalla wet alla hard intorno al ventesimo giro, probabilmente sperando di arrivare così fino alla fine.
- MEDIUM: Questa mescola è stata utilizzata solo per lo stint finale, e Alex Albon (Williams) è stato il primo a montarla. Diversi altri piloti l’hanno scelta per avere un pneumatico nuovo per le fasi finali della gara, benché fosse nota la possibilità di graining.
- SOFT:Non essendo la mescola più adatta alle condizioni uniche della gara di oggi, la soft è stata scelta solo da Yuki Tsunoda (AlphaTauri), l’unico pilota a utilizzare tutti i pneumatici della gamma: hard, medium, soft, intermediate e wet.
- INTERMEDIATE:Per molti versi è stato il pneumatico chiave per questa gara: scelto da Pierre Gasly (AlphaTauri) prima degli altri, gli ha permesso di segnare tempi veloci, che hanno convinto diversi team a optare per questa gomma non appena è stato possibile. Perez ha montato le intermediate dopo 16 giri e le ha sfruttate più a lungo dei suoi avversari, riuscendo così a prendere il comando della gara.
- WET: È stato per tutti il pneumatico della partenza a causa della pioggia battente. Con il tracciato che si asciugava velocemente, è stato essenziale capire quale fosse la finestra di crossover tra wet e intermediate, così come tra intermediate e slick
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Abbiamo visto una Monaco imprevedibile, dove ha avuto la meglio chi ha saputo costruire la strategia reagendo a circostanze che cambiavano velocemente e in qualche caso chi ha saputo rischiare è stato premiato. Il meteo variabile dopo due giorni di bel tempo ha aggiunto una serie di complicazioni a quella che altrimenti sarebbe stata una strategia di gara piuttosto lineare. Il momento critico è stato sicuramente quello in cui i team hanno dovuto decidere quando passare dalla wet a un altro pneumatico e l’asfalto cittadino, molto scivoloso, ha influenzato il punto di crossover ancora più delle temperature. In più, sono intervenuti una serie di fattori imprevisti, come la safety car e la bandiera rossa, che hanno richiesto decisioni immediate, con l’ulteriore variabile del numero di pneumatici ancora disponibili per ogni pilota. La decisione di Perez di montare la medium per lo stint finale gli ha permesso di assicurarsi la vittoria su Carlos Sainz, che aveva le hard, anche se Perez ha dovuto gestire i suoi pneumatici verso la fine della gara. Oggi sono scesi in pista tutti i pneumatici della nostra gamma Formula 1 e tutti hanno funzionato bene nonostante i punti di crossover sconosciuti e le condizioni mutevoli che abbiamo incontrato sul percorso più stretto e spietato della stagione”.