Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP) fa suonare l’inno di Mameli a Le Mans vincendo il GP di Francia davanti a Jack Miller (Ducati Lenovo Team) Aleix Espargaro (Aprilia Racing), alla terza top 3 consecutiva. Un podio al 100% motorizzato italiano, quindi, al termine di una gara che ha visto i colpi di scena iniziare fin dalla partenza.
In partenza, infatti, l’idolo di casa Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), scattato dalla quarta casella di fronte a circa 110.000 spettatori, è stato risucchiato nel gruppo e ha iniziato la gara in salita, mentre proprio Bastianini passava da quinto a secondo con una gran manovra all’esterno alla curva 3. A fare da lepre era Miller, mentre in terza posizione si andava a piazzare Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), con il trio di testa tutto marchiato Ducati seguito dal duo del Team Suzuki Ecstar composto da Alex Rins e Joan Mir. Mentre le posizioni andavano mescolandosi, alla curva 13 un brivido per Quartararo che entrava largo attaccato da Takaaki Nakagami (LCR Honda). Mentre il pilota Yamaha rientrava in traiettoria, è stato sverniciato da un lesto Marc Marquez (Repsol Honda Team), sempre concreto in gara, che ha sorpassato entrambi al massimo angolo di piega.
Dopo un altro momento da fiato sospeso durante il secondo giro a metà gruppo, con un contatto alla curva 6 fra Johann Zarco (Pramac Racing) e Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) che ha visto il sudafricano perdere una delle alette della sua RC16, un brivido con Rins, in quel momento terzo, che finiva fuori pista ad alta velocità alla curva 2 e volava dopo essere rientrato sull’asfalto alla curva 4. La sua gara veniva così compromessa al terzo giro.
Mentre davanti Bagnaia passava in testa sopravanzando il compagno di casacca Miller, con Bastianini terzo dopo la frittata di Rins, dietro si andava a delineare un altro trio composto da Mir, Espargaro e Quartararo. Almeno prima che lo spagnolo, a 14 giri dalla fine, andasse giù dopo uno sforzo che lo aveva visto quasi ricucire del tutto il gap dalla top 3. Fra le Ducati c’è poi stata la fuga dei due piloti che avevano optato per una combinazione di pneumatici medium all’anteriore e soft al posteriore, cioè Bagnaia e Bastianini, mentre Miller, con una morbida davanti, perdeva terreno. La battaglia fra i due italiani si è accesa a 7 giri dalla fine, rapida e intensa: il portacolori del team Gresini Racing MotoGP, in sella alla GP21, ha infilato il #63 alla Dunlop Chicane ma è andato largo poco dopo, lasciando un varco per l’ufficiale Ducati. Bagnaia ha però preso male le misure alla curva 8, creando ampio spazio per il #23, che non si è fatto pregare. Subito all’inseguimento, Bagnaia è incappato presto in secondo errore, questa volta fatale, e ha chiuso nel polverone delle vie di fuga di Le Mans.
Con le prime due posizioni consolidate, i dubbi si concentravano sulla bagarre per il terzo posto con Quartararo all’assalto di Espargaro. Nel testa a testa fra i due piloti, staccati di sette punti in vetta alla classifica iridata a vantaggio del francese, il campione del mondo in carica non è riuscito sferrare l’affondo giusto e ha tagliato il traguardo a un soffio dal podio, davanti all’altro francese in gara, Zarco, Marquez e Nakagami. In classifica Quartararo resta al primo posto con un vantaggio ridotto a 4 punti su Espargaro. Terzo Bastianini a -8 e alla terza vittoria della stagione, davanti a Rins, staccato di 33 lunghezze.