Il campione della Red Bull Max Verstappen ha vinto il GP dell’Arabia Saudita dopo una battaglia da togliere il fiato con Charles Leclerc, con Carlos Sainz a completare il podio. Solo quarto il poleman Sergio Perez, che si è fermato per il pitstop proprio prima di una Safety Car. Il messicano è stato al comando fino al giro 16, quando la Red Bull ha anticipato il pitstop, forse ingannati dal movimento dei meccanici Ferrari. Una mossa che si è dimostrata sfortunata, visto che la Williams di Nicholas Latifi è finita a muro all’ultima curva nel giro successivo e ha causato una VSC e poi una Safety Car, che Leclerc, Verstappen e Sainz hanno sfruttato. Perez sarebbe dovuto ripartire terzo nel giro 21 quando la SC è rientrata, ma aveva passato Sainz quando lo spagnolo usciva dai box, finendo così quarto.
Nel giro 38 un’altra VSC quando la McLaren di Daniel Ricciardo è rimasta ferma all’uscita della pitlane. Un giro prima il ritiro dell’Alpine di Fernando Alonso. Al termine del periodo di VSC nel giro 41, Verstappen era a un secondo dal leader Leclerc e da quel momento è iniziato un duello che è durato fino alla bandiera a scacchi. Con il DRS, l’olandese ha preso il comando nel giro 42, ma Leclerc l’ha ripassato. Verstappen ci ha riprovato nel giro 43, ma i due hanno bloccato, con la Ferrari che è riuscita a restare davanti. All’inizio del giro 47 non è riuscito a resistere all’attacco della Red Bull. Nelle fasi finali il monegasco ha fatto il giro veloce, ma Verstappen l’ha tenuto dietro, anche grazie a una bandiera gialla nel primo settore (per il contatto tra Lance Stroll e Alex Albon), vincendo con un vantaggio di soli 0.549s.
Quinta la Mercedes di George Russell, davanti all’Alpine di Esteban Ocon, protagonista di un gran duello con il compagno di squadra Fernando Alonso nelle prime fasi della gara. Settima la McLaren di Lando Norris, con Pierre Gasly 8° con l’AlphaTauri e, a chiudere la zona punti, la Haas di Kevin Magnussen e la Mercedes di Lewis Hamilton, che non è riuscito a sfruttare la seconda VSC per fare il pitstop. Undicesimo il pilota Alfa Romeo Guanyu Zhou, che ha avuto due penalità, prima per aver tagliato una curva e la seconda per non aver scontato correttamente la penalità durante la sosta ai box. Complessivamente cinque i ritiri – Stroll, Albon, Bottas, Alonso e Ricciardo – con Mick Schumacher che non ha preso il via dopo l’incidente di ieri in qualifica e Yuki Tsunoda la cui AlphaTauri è rimasta ferma per un problema tecnico durante il giro per portarsi in griglia.
Conclusioni? Che gara, ragazzi! Verstappen e Leclerc ci hanno regalato un grande spettacolo, intriso di grande correttezza e sportività. Queste monoposto aiutano, sicuramente (e il DRS anche troppo), ma loro hanno provato di essere davvero dei grandi, probabilmente i migliori in griglia al momento. La Ferrari e Leclerc allungano in classifica, certo lasciano un po’ di amaro in bocca la pole e la vittoria sfuggite per un soffio. Ma la cosa che conta è che la F1-75 c’è, che i piloti ci sono, e che con la Red Bull che ha recuperato dalla scorsa settimana in Bahrain il risultato sono le scintille che abbiamo visto oggi. E quando anche la Mercedes tornerà alla forma e soprattutto la F1 correrà su piste vere e non assurde e pericolose come quella di Jeddah, ci sarà da divertirsi, e anche parecchio! Prossimo appuntamento Australia.
Barbara Premoli