Secondo il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani stiamo assistendo a un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, a una spirale speculativa, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini. “Dopo aver annunciato ieri l’esposto all’Antitrust, oggi abbiamo deciso di presentare anche un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che il ministro Cingolani venga sentito come persona informata sui fatti, così da poter spiegare ai magistrati il contenuto delle sue importanti dichiarazioni e delle accuse che ha fatto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Abbiamo, quindi, dato mandato all’avvocato Corrado Canafoglia, il nostro esperto delle azioni legali di massa, perché depositi l’esposto penale. Fin dall’inizio siamo stati gli unici a denunciare che si trattava di speculazioni vergognose non giustificate dalla guerra in Ucraina, visto che il petrolio greggio prima di arrivare alla pompa deve diventare benzina e va distillato e raffinato. Per questo nell’esposto all’Antitrust abbiamo già chiesto all’Authority di accertare, avvalendosi dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e delle comunicazioni ufficiali dei distributori al ministero dello Sviluppo Economico, quando e con che tempistica sono iniziati gli aumenti e chi si è approfittato di questa emergenza e dei timori per gli effetti della guerra per praticare ricarichi eccessivi e prezzi elevati, condizionando così indebitamente il comportamento economico dei consumatori, verificando se vi fossero intese restrittive della concorrenza o reati e, in tal caso, chiedendo di segnalarli alle Procure territorialmente competenti“.