Lewis Hamilton e la Mercedes non hanno usato minacce per far rimuovere Michael Masi dal suo ruolo di race director. A ribadirlo Toto Wolff: “Il legame tra il ritiro del nostro appello e la partenza di chicchessia dalla FIA è falso. Non so da dove arrivino queste congetture“. Ma il boss del GP d’Olanda Jan Lammers dice che la ristrutturazione del nuovo presidente della FIA Mohammed bin Sulayem – inclusa la sostituzione di Masi – “sembrano un po’ come un sacrificio. I fans di Hamilton diranno ‘Visto?’, ma io penso che chi ha preso le decisioni abbia anche l’autorità per prenderle, per quanto fossero controverse. E’ molto, molto meglio adesso con cinque o sei persone coinvolte, in modo che le regole siano sempre applicate“. Wolff concorda sulla necessità dei cambiamenti della FIA, dato che il risultato ha rovinato quella che altrimenti sarebbe stata una stagione eccellente. Quando gli è stato chiesto dall’emittente RTL se sia spiaciuto per la partenza di Masi, la risposta è arrivata diretta: “No“.
A Hamilton è stato chiesto della minaccia di lasciare la F1: “Non ho mai, mai, detto che avrei smesso. Amo fare questo lavoro“, che ha però ammesso di aver considerato “molte volte il ritiro. Ovviamente per me è stato un momento difficile ed è stato un periodo in cui ho avuto bisogno di fare un passo indietro per concentrarmi sul presente. Sono arrivato a un punto in cui ho deciso che avrei lottato nella nuova stagione, lavorando con Toto e George“. Il 7 volte campione è d’accordo coi cambiamenti voluti dalla FIA: “Dobbiamo sfruttare questo momento per essere certi che non accada mai più a nessun altro nello sport. Sposo tutto quello che è stato detto dalla Federazione, ma dobbiamo tenere gli occhi aperti ed essere certi che quei cambiamenti arrivino davvero“. L’annuncio è comunque il primo passo nel ricostruire la fiducia che in precedenza aveva sempre avuto nella FIA: “Ma questo per ora non cambia niente. Bisogna vedere l’azione concreta e penso servirà un po’ di tempo“. Secondo l’ex-pilota Ralf Schimacher le pressioni politiche, incluse quelle di Wolff e Hamilton, hanno spinto la FIA ad agire nei confronti di Masi: “La Mercedes ha perso molto nella domenica di Abu Dhabi“, ha detto a Sky Deutschland. “Personalmente ritengo che la decisione sia un peccato perché Masi era un ottimo race director. Ma posso immaginare che ci sia stata molta pressione sulla FIA per dare un esempio. Forse avrebbero potuto cambiare la struttura mantenendo Masi, ma a quanto pare la spaccatura era troppo profonda“.