Il pilota della Red Bull Racing Daniel Ricciardo ha conquistato il secondo successo in carriera nel GP di Ungheria andato in scena oggi all’Hungaroring, alle porte di Budapest. Con questa vittoria, l’australiano mantiene la terza posizione nel Campionato Piloti. Ricciardo ha usato una strategia a tre soste, correndo tutta la gara con pneumatici P Zero Yellow soft dopo avere iniziato il GP con i Cinturato Green intermediate, come tutti i colleghi.
Seconda la Ferrari di Fernando Alonso, davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton, che ha lottato per tutta la gara, finendo al terzo posto dopo essere partito dalla pitlane. Entrambi i piloti hanno adottato una strategia a due soste, iniziando con le intermedie; Hamilton ha poi completato uno stint con le soft e l’ultimo con le medium. Alonso, invece, ha usato le gomme soft per i suoi ultimi due stint, cambiando per la seconda volta al 38° giro, facendo così durare le morbide ben 32 giri.
La pioggia caduta poco prima che le monoposto si disponessero in griglia ha causato qualche rompicapo agli strateghi delle squadre, in dubbio se partire con gomme intermedie o full wet. Dopo aver completato alcuni giri di ricognizione, tutti i piloti hanno scelto di iniziare la gara con le intermedie. L’ingresso della safety car all’8° giro ha modificato le strategie poiché tutti i piloti sono rientrati per montare le soft (Kevin Magnussen, McLaren, ha completato 15 giri con le intermedie). Jenson Button è stato l’unico a optare per un altro set di intermedie, scelta che però si è rivelata non funzionale, facendolo finire in 10° posizione, dopo essere stato per un po’ in testa alla gara.
L’utilizzo delle gomme rain ha fatto decadere la regola che obbliga i piloti a utilizzare entrambe le mescole da asciutto. Questo ha dato vita a molte battaglie emozionanti, non solo in testa alla gara, ma anche nelle retrovie, dove si sono viste strategie diverse. A un certo punto, si è raggiunto un equilibrio tra gomma soft e gomma media.
Il Direttore Motorsport, Paul Hembery, ha commentato: “Il GP di oggi ha dimostrato quanto le strategie possano influenzare una gara. La richiesta che abbiamo ricevuto dagli organizzatori e dai team nel 2011, quando siamo entrati in F1, resta valida, e i risultati di oggi hanno mostrato come gli pneumatici e le strategie possano aiutarci a creare gare emozionanti. Anche la pioggia caduta appena prima dell’inizio della gara è stata d’aiuto, obbligando i team a scegliere con quale pneumatico da bagnato iniziare. Fino alla fine abbiamo visto delle battaglie serrate, che hanno dimostrato l’importanza della strategia e il saper reagire rapidamente alle varie circostanze.
Adesso la Formula 1 si ferma per la pausa estiva e, dopo la prima metà di una stagione che può solo essere descritta come impressionante (e durante la quale lo sport ha aperto le porte a una nuova era e noi abbiamo perfino mostrato come può essere uno pneumatico da 18 pollici), ci aspettiamo una seconda metà ugualmente intrigante, a partire dal GP del Belgio”.
Pirelli aveva detto che una strategia a tre soste sarebbe stata teoricamente più veloce per i 70 giri di gara, anche se una strategia a due soste avrebbe evitato di restare bloccati nel traffico. Questa previsione era basata sul presupposto di avere una gara asciutta, cosa che si è verificata solo a partire dall’ottavo giro. Alla fine, Daniel Ricciardo ha vinto la gara facendo tre pitstop, partendo con le intermedie e completando tre stint con le soft, con cambi all’8°, al 23° e al 54° giro.
Barbara Premoli