La strategia più veloce per i 58 giri del GP di Turchia è a due soste, con uno stint su P Zero Yellow medium e due su White hard. Questo perché due soste riducono al minimo graining e usura consentendo ai piloti di spingere più forte in stint più corti. La seconda più veloce è a una sosta, passando dal medium a hard, mentre la terza strategia più veloce prevede due stint su medium e uno su hard. Quindi i nove piloti che hanno superato la Q2 con la pneumatici medium, e che pertanto inizieranno la gara con questa mescola, hanno diverse opzioni a loro disposizione (ovviamente a seconda dei set che hanno ancora a disposizione). Tuttavia, una strategia “sprint” a due soste più aggressiva che utilizza la P Zero Red soft per iniziare la gara potrebbe anche ripagare nelle giuste circostanze, quindi le strategie sono piuttosto bilanciatate. I piloti che partiranno con la gomma soft dovranno però fermarsi relativamente presto in gara a causa dei livelli piuttosto alti di usura di questa mescola (come conseguenza anche del processo di lavaggio ad alta pressione subito dalla pista), ma dopo avranno diverse opzioni con cui continuare la gara. Il tempo che si perde per effettuare il pit stop in Turchia è tra i più bassi dell’anno, circa 20 secondi, e questo chiaramente favorisce le due soste, soprattutto se la gara dovesse essere molto movimentata.
DA TENERE D’OCCHIO
- Il giro della pole position è stato realizzato da Lewis Hamilton (Mercedes), utilizzando la mescola soft C4 migliorando di 25 secondi la pole dell’anno scorso (che si è svolta sul bagnato) e battendo il record della pista di Istanbul Park che lui stesso aveva stabilito ieri. Con Hamilton, che partirà fuori dalla top 10 per via della penalità per il cambio del motore, dalla pole position partirà il suo compagno di squadra Valtteri Bottas, che si è qualificato secondo.
- Il tempo è stata una delle componenti che più ha influenzato l’azione in pista oggi, con i piloti che hanno lottato per la posizione in Q1 per stabilire un tempo di riserva visto che era prevista una forte pioggia poco dopo l’inizio delle qualifiche. In realtà la pioggia non si è mai materializzata, anche se le condizioni sono rimaste umide e fresche e la sessione è iniziata con temperature dell’aria di 20 gradi centigradi e della pista di 23 gradi. Il duo Mercedes è stato l’unico a superare la Q1 con un solo treno di soft.
- I piloti hanno utilizzato tutti la soft in Q1 e Q3, mentre la P Zero Yellow medium è entrata in scena nella Q2, la sessione che determina i pneumatici che i primi 10 in griglia utilizzeranno per la prendere il via della gara. Tutti i 15 piloti in Q2 hanno ottenuto il loro miglior tempo sulla mescola medium, ad eccezione di Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) e di Mick Schumacher (Haas). Ma solo Tsunoda è riuscito ad entrare nella top 10, quindi sarà l’unico pilota che si è qualificato tra i primi 10 a partire con la soft. Tsunoda è stato anche l’unico pilota a utilizzare la medium nella prima parte della Q3.
- La FP3 del mattino si è svolta in condizioni di bagnato dall’inizio alla fine e i piloti hanno utilizzato Cinturato full wet e intermediate
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 e CAR RACING: “La pioggia ha avuto come effetto quello di resettare la pista, ma anche nelle prove libere che si sono svolte su bagnato i piloti hanno riferito molto più grip rispetto allo scorso anno. Hanno poi affrontato la pista in rapida evoluzione con le slick durante le qualifiche e quasi tutti hanno scelto la medium per la Q2. Quella a due soste che prevede l’utilizzo di medium per uno stint e hard per due stint è sulla carta la strategia più veloce, ma anche l’opzione a una sosta o una strategia ‘sprint’ con la soft non può essere esclusa, quindi prevediamo diverse possibilità interessanti. Anche il meteo giocherà un ruolo importante, con il rischio di pioggia sempre in agguato. Dovesse piovere, gli stint sul bagnato effettuati nelle FP3 torneranno estremamente utili. Il punto di crossover tra wet e intermediate, e quello tra intermediate e slick sono inferiori rispetto ad altre piste, e in condizioni variabili questo potrà influire sulle strategie”.
Redazione MotoriNoLimits