Nell’ambito del campionato Blancpain Endurance Series si corre questo fine settimana una delle corse più prestigiose della storia dell’automobilismo: la 24 Ore di Spa-Francorchamps. La gara ha vissuto la sua prima edizione nel 1924, quando a vincere, sul vecchio tracciato lungo 14 chilometri, furono i francesi Henri Springuel e Maurice Becquet al volante di una Bignan 2L alla media di 78,3 km/h. Sono ben 19 le Ferrari che parteciperanno a questa competizione, iscritte in due delle tre categorie del campionato Blancpain: Pro-Am Cup e Gentlemen Trophy.
Da gestore. La Ferrari vanta un totale di 15 affermazioni nella classica belga anche se c’è da distinguere perché non tutti questi successi sono stati ottenuti con delle… Ferrari. L’arcano è presto svelato: Enzo Ferrari vinse due edizioni della corsa con l’omonima Scuderia al tempo in cui, tuttavia, l’azienda automobilistica doveva ancora essere fondata e Ferrari gestiva le Alfa Romeo con la sua struttura. I successi da gestore sono targati 1932, quando ad imporsi furono gli italiani Antonio Brivio ed Eugenio Siena con un’Alfa Romeo 8C 2300 MM, e 1936, quando a primeggiare fu l’Alfa Romeo 8C 2900 A dell’italiano Francesco Severi e del francese Raymond Sommer. L’edizione 1932 vide anche il debutto del Cavallino rampante sulle vetture della Scuderia.
Da costruttore. Dopo la fondazione della Ferrari sono invece arrivate tre affermazioni assolute. La prima è datata 1949, come per la 24 Ore di Le Mans, e come per la classica gara di durata francese a portarla in dote a Maranello fu l’italoamericano Luigi Chinetti che ebbe come compagno di viaggio in quell’avventura, a bordo della Ferrari 166 MM, il francese Jean Lucas. La seconda affermazione è arrivata nel 1953 grazie alla 375 MM Pinin Farina Berlinetta ufficiale guidata da Giuseppe Farina, primo campione del mondo di Formula 1 della storia, e dal britannico Mike Hawthorn, che con la Ferrari sarebbe diventato iridato in Formula 1 nel 1958. L’ultima affermazione assoluta risale all’edizione 2004, sul nuovo tracciato di 7 chilometri di lunghezza, e fu addirittura una doppietta. A vincere fu la 550 Maranello del team BMS Scuderia Italia guidata dagli italiani Luca Cappellari e Fabrizio Gollin e dagli svizzeri Lilian Bryner ed Enzo Calderari. Al secondo posto si piazzò la 575 Maranello GTC del team GPC Giesse Squadra Corse guidata dall’italiano Fabio Babini, dall’austriaco Philipp Peter, dal belga Vincent Vosse e dal finlandese ex Formula 1 Mika Salo.
I primati di categoria. Nel corso degli anni la Ferrari ha anche ottenuto dieci vittorie di categoria, le ultime delle quali nella scorsa edizione, quando nella classe Pro-Am Cup arrivò addirittura una doppietta con la vettura di AF Corse dei britannici Duncan Cameron e Alex Mortimer, dell’irlandese Matt Griffin e del finlandese Toni Vilander si impose sui compagni di marca del team SMP Racing. I vincitori saranno in pista anche quest’anno, al volante della vettura numero 54. Nel Gentlemen Trophy lo scorso anno fu addirittura tripletta con il successo per la vettura del team Sovref ASP guidata dai francesi Jean-Luc Blanchemain, Jean-Luc Beaubelique e Patrice Goueslard e dal belga Frederic Bouvy. Il secondo posto andò a una 458 Italia GT3 del team Sport Garage, il terzo a una del Kessel Racing. Oggi giornata dedicata alle prove libere e alle prime qualifiche, domani si assegna invece la pole position.