Se la Formula 1 avesse un Premio della Combattività come quello che viene assegnato al termine di ogni tappa del Tour de France, è probabile che nelle ultime due gare se lo sarebbe aggiudicato Fernando Alonso, per i suoi duelli con Sebastian Vettel nel GP di Gran Bretagna e con Daniel Ricciardo in quello di Germania di scorsa domenica.
“A Hockenheim è stato positivo essere riusciti a portare al traguardo Fernando un po’ più avanti rispetto a dove si era qualificato”, ha affermato il Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari, James Allison – “La gara di domenica per noi è stata esaltante perché ci sono stati parecchi duelli ravvicinati, molti sorpassi e anche diverse situazioni che abbiamo dovuto gestire, come arrivare al traguardo tenendo sempre monitorato il consumo di carburante e gestire attentamente l’ERS, il tutto con un occhio sempre rivolto al cielo per la costante minaccia di pioggia”.
“Domenica, tuttavia, c’è stata anche delusione, perché non siamo riusciti a portare Kimi in zona punti, anche per colpa dei danni subiti dalla sua ala anteriore nella prima parte della gara”. In Germania Kimi ha però confermato che i cambiamenti apportati sulla F14 T lo stanno cominciando a far sentire più a suo agio nella vettura e quindi si spera che in Ungheria, la gara che vede il massimo afflusso di fan finlandesi, riuscirà a ottenere un risultato degno del suo talento.
Le alte temperature sono state il fattore dominante in Germania, a parte per il giorno di gara, e all’Hungaroring ci aspettiamo di trovare situazioni similari. “Di solito là fa sempre molto caldo e questo elemento è una sfida per i piloti ma anche per le vetture e i loro sistemi di raffreddamento” – conferma Allison – “Il grande calore metterà alla prova in modo particolare il sistema di recupero dell’energia (ERS) perché il giro è breve e non esiste un vero e proprio rettilineo ma il quantitativo di energia che passerà attraverso le batterie sarà comunque notevole. La pista poi, è spesso molto sporca e polverosa all’inizio delle prove libere del venerdì ma evolve rapidamente man mano che la gomma si deposita sull’asfalto”.
La metà matematica della stagione è passata già da un po’ ma il weekend ungherese rappresenta la fine ufficiale della prima parte del campionato, dal momento che introduce alla pausa di due settimane. “Da una settimana dopo il Gran Premio di Ungheria non siamo più autorizzati a fare alcun lavoro in fabbrica” – spiega il tecnico inglese – “Quindi cercheremo di fare quanto più è possibile in quella settimana in modo da essere pronti a rimetterci in moto non appena rientriamo e preparare al meglio il GP del Belgio”.
“Questo periodo dell’anno marca sempre il punto di passaggio dalla monoposto della stagione in corso a quella dell’anno successivo, con risorse che in fabbrica passano dall’una all’altra vettura” – conclude Allison – “Quindi questo è un momento in cui si lavora molto su entrambi i progetti, con parecchie energie che sono ancora dedicate a migliorare le performance sul giro della vettura 2014, ma anche un grande impegno che è già rivolto al progetto 2015”.