Con le limitazioni ai viaggi ancora in vigore, Singapore ha deciso di annullare il GP, in programma il 3 ottobre. In un comunicato gli organizzatori dicono che la decisione della cancellazione per il secondo anno consecutivo non è stata facile, ma che non c’era altra scelta. Nessuna notizia su potenziali sostituti, ma a quanto pare la F1 sta trattando con diversi promoter per assicurare che il calendario resti invariato, con Turchia e Cina ma anche una seconda gara negli Stati Uniti in lizza. Il GP di Singapore avrebbe dovuto far parte di una tripletta di gare consecutive che includeva Russia il 26 settembre e Giappone il 10 ottobre, quindi per trovare un sostituto andrà considerata anche la logistica di quei due GP. Un’altra opzione potrebbe essere spostare di una settimana il Giappone e poi fare una seconda gara ad Austin il 17 ottobre, una settimana prima del GP degli USA il 24 ottobre. Tempi duri attendono la F1 nella seconda metà della stagione, con diversi Paesi che continuano ad avere problemi nella gestione della pandemia, con conseguenti restrizioni ai viaggi. Al momento Brasile, Turchia ed Emirati Arabi sono sulla red list del Regno Unito, per cui personale britannico dovrebbero fare la quarantena in hotel al rientro in patria. Anche l’Australia non si sbilancia sull’apertura delle frontiere e questo potrebbe rappresentare un altro problema per la gara in programma il 21 novembre.
Redazione MotoriNoLimits