Dopo l’incredibile esordio del Campionato Mondiale MotoGP, il Motomondiale resta in Qatar per il GP Doha. Così come in occasione del GP precedente, anche questo si disputerà in notturna e ciò permetterà di ammirare l’incandescenza dei dischi in carbonio nelle frenate più violente. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti del Mondiale MotoGP, il Losail International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, eguagliato da altre 8 piste.
Zero attriti né torsioni con la pompa radiale Brembo per la MotoGP
La pompa radiale Brembo è adottata da tutti i 22 piloti della MotoGP. Con essa sia la forza delle dita sulla leva sia quella della leva stessa sul pistoncino agiscono nello stesso senso, ovvero radialmente rispetto al punto di ancoraggio della pompa sul manubrio senza generare attriti né torsioni. In tal modo non vi sono sprechi di energia. Brembo depositò nel lontano 1985 il primo brevetto della pompa radiale, nata per soddisfare le esigenze del racing, in particolare quella di un minor ingombro. L’anno dopo equipaggiò la Yamaha YZR OW di Eddie Lawson che proprio quell’anno si aggiudicò il Campionato del Mondo della classe 500.
Tecnologia MotoGP anche per le moto stradali
Traendo ispirazione dalla lunga esperienza maturata in MotoGP, Brembo ha realizzato la pompa radiale R19RCS Corsa Corta, perfetta per chi guida la moto nel tempo libero, sia su strada che in pista. Una delle particolarità è la possibilità offerta al pilota di regolare la corsa a vuoto (cioè il bite point) su 3 diversi livelli. In altre parole, il guidatore può regolare la fase non attiva della frenata, decidendo il punto in cui il sistema frenante inizia a generare pressione, in funzione del proprio stile di guida o delle condizioni dell’asfalto o metereologiche. Incuriosito? Scopri vantaggi e utilizzi della Brembo 19RCS Corsa Corta.
950 chili di fatica
La pista di Losail presenta 2 frenate con decelerazioni da 1,5 g, un altro paio da 1,4 g e una da 1,3 g: di queste però solo l’ultima e la prima di ogni giro sono successive tra di loro. Sono invece 3 le curve con spazio di frenata superiore ai 150 metri e decelerazione di almeno 130 km/h. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 9 quintali e mezzo: per meglio capirci parliamo di circa 23 kg al minuto, non proprio una passeggiata, perché il pilota si muove anche molto in sella.
Dischi a 660° C alla prima curva
Delle 12 frenate del Losail International Circuit 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 5 sono di media difficoltà e 4 sono light. Complice il rettilineo di 1.068 metri che la precede, la frenata di quasi 5 secondi alla prima curva dopo il traguardo moltiplica la temperatura dei dischi anteriori in carbonio fino a 660°C. Un valore enorme ma grazie alle scelte progettuali di Brembo per pinze e dischi questo valore scende a 480°C alla seconda curva.
Redazione MotoriNoLimits