Siamo stati invitati da Audi Sport Italia a partecipare a un corso di guida avanzato Audi quattro® experience, gestito da istruttori esperti che seguono uno a uno i partecipanti. Luogo dell’evento è stato il circuito di Adria, in una splendida giornata di sole. Numero ristretto di partecipanti per consentire agli istruttori di seguire tutti nel miglior modo possibile e tanta emozione: non capita tutti i giorni di poter guidare le più belle vetture della gamma Audi e nel contempo apprendere le tecniche della guida sicura.
Si inizia con la fase di registrazione: lasciamo i nostri dati e ci vengono consegnati un badge dedicato e un braccialetto per entrare in pista. Si va in aula per una breve introduzione della giornata che andremo ad affrontare, seguita da alcune nozioni di base, ai più non proprio così scontate.
Terminato anche questo step si va in pista, “compagne di avventura” dalla nuova e potente Audi S3 alla sportivissima della gamma Q3, la Audi RSQ3, passando l’Audi TTRS Plus (una chicca), la A4 Avant quattro® edition, la A5 coupé e, infine, la A3 Sedan.
Veniamo divisi in due gruppi, le vetture sono pronte, si comincia! Primo esercizio che andiamo a fare è lo slalom semplice tra i birilli, che ci serve per apprendere il giusto metodo per impugnare il volante, mani alle “9 e 15” la posizione perfetta, che risulterà utilissima sia per gli esercizi a seguire ma soprattutto per la guida giornaliera.
Dopo esserci riscaldati si passa alla prova del trasferimento di carico sempre con slalom tra birilli che serve questa volta a capire come trasferire il carico sull’avantreno dell’auto, attraverso il rilascio del gas, consenta di ridurre gli angoli di sterzata favorendo una maggiore velocità. Il primo passaggio tra gli ostacoli viene eseguito a gas costante per mettere in evidenza l’assenza di trasferimento di carico, il secondo passaggio invece, viene effettuato con il rilascio del gas, andando ad accorciare il movimento delle mani e favorendo un inserimento molto più veloce.
Appresa la tecnica del trasferimento di carico si passa alla prova del pendolo, una tecnica rallistica in cui, sempre attraverso lo spostamento dei pesi, andiamo a caricare il peso su un asse laterale del veicolo per poi trasferirlo sull’asse opposto. Si usa soprattutto sulla neve e in condizioni di scarsa aderenza per avere maggior potenza nel far girare l’auto, si tratta di gestire la forza centrifuga che viene caricata su un lato per poi essere trasferita al lato opposto. Esercizio non semplice da eseguire, ma utile in condizione di scarsa aderenza o su strade ghiacciate o innevate.
La prima parte della giornata passa all’insegna delle sorprese e della consapevolezza che guidare significa anche comprendere la dinamica del proprio mezzo. Un bel pranzo fa da tramite per prepararsi ad affrontare una seconda parte della giornata molto interessante.
Alla ripresa del corso troviamo i birilli sistemati per una prova cronometrata per verificare se sotto pressione si sbaglia di più. Alla fine dei birilli però, questa volta, è stata allestita una curva che ci consente di fare il percorso anche a ritroso e serve a testare il nostro modo di frenare. Infatti, se si dà gas prima di affrontarla, si rischia di andar lunghi e se invece si eccede con la frenata si perderà tempo. La prova “contro il cronometro”, oltre a dare un pizzico di sfida tra noi partecipanti, è servita molto a capire se era stato appreso ciò che era stato visto nella mattina e per verificare la nostra lucidità sotto pressione.
Si passa poi a due esercizi molto importanti, due tecniche che nel quotidiano possono davvero salvarci la vita, specie in autostrada. Prima tecnica, evitare un ostacolo ad alta velocità: alle alte velocità va rivista tutta la dinamica della vettura in quanto, con il rilascio dell’acceleratore, si andrà ad accentuare ancor di più lo sbandamento in quanto rilasciando l’acceleratore subirà un sovraccarico dell’asse anteriore che porterà la perdita di aderenza su quello posteriore. Senza togliere trazione (gas) riusciamo a mantenere stabile i bilanciamenti dell’automobile perché, in questo caso avremo solo rollio (spostamenti laterali) senza beccheggio (spostamenti longitudinali) di conseguenza riusciremo a evitare l’ostacolo avendo una perfetta distribuzione di pesi tra velocità e sterzata senza perdite di aderenza e controllo del mezzo.
La seconda tecnica è la frenata di emergenza che va effettuata solo ed esclusivamente usando l’ABS, che serve soprattutto per dare direzionalità alla macchina. Il requisito essenziale in questa prova è una frenata imperiosa che permetta al sistema ABS di fare il proprio lavoro andando a mantenere quanto più possibile l’aderenza degli pneumatici e favorire il controllo dell’auto attraverso una sterzata efficace.
In tutti gli esercizi, lo sguardo è sempre il punto cardine: guardare sempre gli spazi di fuga e la curva successiva sarà molto utile per evitare le insidie che potremmo trovare lungo la nostra strada.
L’Audi quattro® experience è quindi consigliabile a tutti gli automobilisti. Dalla corretta posizione della mani sul volante, al dosaggio sia del pedale dell’acceleratore sia di quello del freno, in un corso di guida sicura Audi niente viene lasciato al caso. Gli istruttori ci hanno seguiti attentamente fino a fine giornata, quando ci si presenta davanti agli occhi il “piatto forte”: una monoposto equipaggiata da Emilio Radaelli (team manager Audi Sport Italia) con un motore 1.9 TDI, progettata e costruita nel 1996. Non ci resta che mettere il casco entrare nella monoposto e partire, un’emozione che non capita spesso nella vita!
Ma non è finita visto che, dopo gli esercizi su strada, arriva il momento di scendere in pista e spingere tra cordoli, tornanti e rettilinei è tutta un’altra storia. Le tre regole fondamentali sono il punto di staccata (la frenata), il punto di corda e il punto di uscita.
Noi di Audicafe.it siamo tra i primi a scendere sul tracciato, con la Audi TT RS Plus (versione speciale che si distingue dalla TT RS per valori di coppia e cavalleria superiori). Allacciamo la cintura, semaforo verde, si va, accompagnati dall’istruttore e pilota Luca Calisesi. Oltre alla TTRS Plus, abbiamo provato anche la Audi S3 e la RSQ3. La vettura che più ci ha colpiti è stata proprio quest’ultima, di gran carattere.
Alla domanda “vale la pena partecipare all’Audi quattro® experience?” la risposta non può essere che affermativa. Il bagaglio con cui si torna a casa è davvero ricco. I corsi organizzati da Audi Sport Italia sono di un livello tecnico-professionale davvero elevato e vi assicuriamo che la guida e il modo di gestire la propria macchina non saranno più gli stessi.
Un ringraziamento particolare a Roberta Gremignani ed Emilio Radaelli, team manager Audi Sport Italia, che ci hanno invitati permettendoci di vivere e documentare una giornata indimenticabile. E un grazie anche a Luca Calisesi, istruttore di guida sicura Audi quattro® experience, per il prezioso supporto fornitoci anche per la stesura della parte tecnica di questo articolo.
audicafe.it