Il pubblico italiano ha riservato un’accoglienza molto calorosa alla nuova Suzuki Hayabusa, svelata lo scorso venerdì 5 febbraio. Nel nostro Paese Suzuki Italia ha lanciato contestualmente una versione Web Edition super accessoriata, in tiratura limitata di solo 10 esemplari, prenotabile solo sul web store di Suzuki che, nel giro di poche ore, è andata esaurita. La corsa per aggiudicarsi la Hayabusa è stata velocissima. Tre moto risultavano già vendute nella mattinata, al termine della presentazione. Altre tre sono state assegnate nel pomeriggio di venerdì, mentre il sold out definitivo è avvenuto tra sabato e domenica, a riprova della tanto attesa per il ritorno in listino della moto che dal 1999 è il punto di riferimento indiscusso della categoria Ultimate Sport.
Da oggi la moto può essere acquistata presso la rete dei concessionari Suzuki o prenotata sullo Smart Buy. La Hayabusa per il mercato italiano è equipaggiata di serie con la cover monoposto e le cover degli specchietti carbon look. Due le colorazioni previste: l’elegante abbinamento Nero/Gold, che riporta alla memoria la più celebre veste cromatica della prima Hayabusa, e la fresca livrea Silver/Rosso. In entrambi i casi il colore secondario riveste elementi che mettono in risalto le forme filanti delle sovrastrutture e il lavoro svolto in galleria del vento per massimizzare l’efficienza aerodinamica della Hayabusa. Il risultato è una sagoma che pare proiettarsi in avanti, ricordando il falco pellegrino giapponese da cui la moto prende il nome, e nella quale il pilota si integra perfettamente, complice anche l’arretramento del manubrio di 12 mm rispetto alle generazioni precedenti. La Hayabusa vanta uno tra i migliori coefficienti di penetrazione mai registrati per una moto di serie. Ciò permette al motociclo di ottenere una stabilità eccellente, anche quando si viaggia alla velocità massima, autolimitata a 299 km/h.
Se la nuova Hayabusa è capace di raggiungere con disinvoltura simili velocità è soprattutto per merito dell’esuberanza del motore. Gli ingegneri di Hamamatsu hanno sviluppato il leggendario quattro cilindri da 1.340 cc, dotandolo di pistoni più leggeri e di nuove bielle più robuste, modificando il profilo degli alberi a camme e riprogettando molti componenti chiave a livello di distribuzione, lubrificazione e trasmissione. La potenza massima è ora di 140 kW (190 cv) a 9.700 giri, mentre la coppia massima di 150 Nm a 7.000 giri. Rispetto alla precedente generazione, la curva di erogazione ha un andamento più favorevole e la coppia erogata è superiore, considerato l’intero intervallo di giri. La nuova Hayabusa risulta pertanto avere un’accelerazione più brillante delle generazioni precedenti, soprattutto nei range di utilizzo più frequenti, ossia nei bassi e medi regimi, pur rientrando nei severi limiti della normativa Euro 5 relativamente alle emissioni inquinanti.
Al di là delle prestazioni assolute, questa Suzuki sorprende per il modo in cui rende facile da gestire e godibile il suo straordinario potenziale. Ciò è possibile grazie prima di tutto alla meticolosa messa a punto dell’assetto e a un bilanciamento perfetto, con una distribuzione dei pesi 50:50 tra i due assi. Il telaio a doppia trave e il forcellone sono in alluminio, così come il telaietto reggisella. Nel quadro della ciclistica spiccano componenti di pregio quali le sospensioni KYB completamente regolabili, le pinze freno anteriori Brembo Stylema a quattro pistoncini accoppiate a dischi da 320 mm e i nuovi cerchi a sette razze, con pneumatici Battlax Hypersport S22 sviluppati ad hoc per la Hayabusa.
La nuova Hayabusa arriverà nel mese di marzo ma è già possibile ordinarla presso i concessionari della rete ufficiale Suzuki o prenotarla sullo Smart Buy al prezzo di listino di 19.390 euro e, in Italia, sarà disponibile di serie con la cover monoposto per il sellino del passeggero e le calotte per gli specchietti carbon look.
Redazione MotoriNoLimits