Con il linguaggio stilistico “Kodo – Soul of Motion”, il capo del design della Casa Ikuo Maeda ha definito in Mazda un nuovo e audace indirizzo per lo stile.
Lanciato dieci anni fa al Salone di Los Angeles 2010 con la concept car Shinari, da allora ha caratterizzato ed elevato il design Mazda. Un decennio e una fase di evoluzione dopo, il Kodo design è più noto che mai, con vetture progettate seguendo tale approccio e vincitrici di numerosi premi, tra cui il World Design Car of the Year 2020 per la Mazda3.
Fin dall’inizio, il Kodo design è stato centrale per numerosi modelli Mazda: da una nuova interpretazione dell’iconica roadster Mazda MX-5 sino alla prima vettura Mazda 100% elettrica, la MX-30. Tuttavia l’idea essenziale alla base del Kodo design è rimasta invariata: esplorare la bellezza energica e irresistibile del movimento naturale in un oggetto statico.
La parola Kodo si traduce letteralmente come “battito cardiaco”, ma con il significato aggiuntivo di dare vita a qualcosa, di infondergli un’anima. Questa idea è centrale nel modo in cui Mazda ha sempre pensato al design: “In Giappone, riteniamo che gli artigiani infondano vitalità in ciò che realizzano. Siamo convinti che una forma realizzata con cura e sincerità da mani umane riceva un’anima”, spiega Ikuo Maeda. Quindi il “Soul of Motion” assume un doppio significato, esprimendo sia l’essenza del movimento sia l’“anima” permeata nell’auto dai maestri artigiani Mazda.
I primi progetti erano fortemente ispirati all’immagine di un ghepardo pronto al balzo, mentre le iterazioni più recenti si sono concentrate sempre più sul richiamo a un design potente ed emozionante con il minor numero di elementi possibile. Un punto di svolta per questa seconda fase del design Kodo è stato raggiunto con le due spettacolari concept car RX-Vision e Vision Coupe.
Presentate rispettivamente al Motor Show di Tokyo 2015 e 2017, le concept hanno anticipato la nuova eleganza e l’ancora più pronunciato minimalismo estetico delle recenti interpretazioni del design Kodo. Le forme dinamiche ed emozionanti vengono ottenute eliminando ogni elemento non necessario per far emergere l’essenza stessa della bellezza e del movimento. Rimuovendo le linee di carattere, ad esempio, viene creato uno spazio vuoto sui pannelli laterali del veicolo che funge da infinito sfondo bianco, che cambia continuamente per il gioco di luci e ombre: una estetica “less is more” fortemente ispirata dalla tradizione giapponese di Mazda.
Le auto create utilizzando il linguaggio del Kodo Design hanno continuamente ricevuto riconoscimenti internazionali. Sia la RX-Vision che la Vision Coupe sono state nominate “Most Beautiful Concept Car of the Year” e la quarta generazione della Mazda MX-5 ha vinto il “World Car Design Award” nel 2015. Fra i riconoscimenti recenti vanno ricordati il Red Dot Award 2020 nella categoria “Product Design” per la Mazda CX-30 e per la nuova Mazda MX-30, mentre la Mazda3 ha ottenuto il “World Car Award 2020” nell’ambita categoria design.
Mazda continua a unire l’amore per la guida con un design d’eccellenza sia degli interni che della carrozzeria e, per questo, l’eleganza della semplicità e il fascino emozionale dello stile Kodo rimarranno ingredienti essenziali dell’identità del marchio. Dopo dieci anni di duraturo successo, il design Kodo continua a spingere i limiti dello stile automobilistico e a definire il futuro di Mazda.
Redazione MotoriNoLimits