Dopo uno degli incidenti più drammatici nella storia recente della F1, la moglie di Romain Grosjean Marion ha ringraziato suo marito, i suoi salvatori e i fans in tutto il mondo, ma anche la famiglia di Jules Bianchi, dopo la cui morte in seguito all’incidente nel GP del Giappone 2014 la FIA ha studiato e introdotto l’Halo che domenica ha salvato il pilota della Haas. Sarà impossibile dimenticare la VF-20 finire contro le barriere con tale velocità da spezzarsi in due tronconi, con la cellula di sopravvivenza che si è infilata nel guard-rail prendendo fuoco. Fortunatamente Grosjean non ha perso conoscenza né lucidità, slacciandosi le cinture e riuscendo a uscire dal relitto in fiamme aiutato dai commissari e dal team della Medical Car, Alan van der Merwe e il dottor Ian Roberts. Non ci si crede ancora, ma per Romain solo delle ustioni alle mani, per cui si è reso necessario il ricovero al Bahrain Defence Force Hospital nella vicina Riffa. Guardando quelle immagini drammatiche, impossibile non pensare anche alla famiglia, alla moglie e ai tre figli. Marion Grosjean ha scelto Instagram per un lungo e sentito tributo al marito e a chi ha dimostrato grande supporto dopo l’incidente. Di seguito le parole del suo post:
“Ovviamente non ho dormito la scorsa notte. A dire il vero, non so nemmeno cosa scrivere. So solo che è giusto farlo. Mi aiuta sempre. Questa mattina non voglio mentire, le parole non escono facilmente. Questo lo farà ridere, perché sa quanto mi piaccia parlare. Lui cui scrivo sempre così tanto. E poi non so nemmeno quale foto postare. Quale immagine resta di ieri? Le fiamme? Lui tenuto sotto braccio dai suoi salvatori? Il rottame della macchina? Ho scelto questa, un po’ scioccamente. Perché indossiamo entrambi la stessa T-shirt del suo Titolo di GP2. Quella con cui dormo ancora a volte. Preferirei che ci fosse la parola ‘supereroe’ anziché ‘campione’ – ma al limite ne faremo una apposta. Per i bambini, perché è così che abbiamo spiegato l’inspiegabile.
Su Twitter, ieri notte ho usato parole utili, urgenti, per proteggerli. Ho citato lo ‘scudo d’amore’ che l’ha protetto. Oggi devo trovare altre espressioni, frasi razionali, per esprimere quello che sento. Le troveremo insieme. Espressioni di gratitudine, per gli uomini della Medical Car. Espressioni di amicizia per Jean Todt e la sua inossidabile umanità. Espressioni di ringraziamento per tutti voi, che avete mostrato il vostro supporto, il vostro affetto, la vostra gentilezza, così preziosi per noi. Grazie alla famiglia di Jules Bianchi; a suo padre Philippe, a cui penso sempre. Allo stesso Jules. A Kevin Magnussen per le sue parole. Al team di Canal+ per la loro sensibilità. Scusatemi se dimentico qualcuno. Grazie ai nostri bambini, che l’hanno spinto a uscire dal fuoco. Grazie al suo coraggio, alla sua determinazione, alla sua forza, al suo amore, al suo allenamento fisico che probabilmente l’hanno tenuto vivo (Kim, Dan, vi amo ragazzi). Ieri non serviva un miracolo, ma tanti. Vi abbraccio tutti“.
Redazione MotoriNoLimits
Marshals, medics, firefighters 🙏
Thank you for your bravery.🎥 x @bahrainmmc #HaasF1 pic.twitter.com/77QZivm7n6
— Haas F1 Team (@HaasF1Team) November 30, 2020
👍👍👍
Thank you so much for all your messages
Loving life pic.twitter.com/uTyfhTYTxP— Romain Grosjean (@RGrosjean) November 30, 2020