Il giorno tanto atteso è arrivato: il campione della Mercedes Lewis Hamilton ha vinto il GP dell’Eifel eguagliando le 91 vittorie di Michael Schumacher. Sul podio Max Verstappen e Daniel Ricciardo. Al via, dopo aver preso il comando, Hamilton è stato subito ripassato da Bottas, ma l’inglese ha poi superato il compagno di squadra nel giro 13, prima che un problema alla power unit costringesse il finlandese al ritiro- Da quel momento in poi Hamilton ha gestito la gara, anche alla ripartenza dopo la Safety Car (inspiegabile, non ce n’era bisogno per spostare la macchina in sicurezza) nel giro 44, dopo il ritiro di Lando Norris. Quattro i secondi su Verstappen per Hamilton che a fine gara ha ricevuto il casco di Michael Schumacher dalle mani del figlio Mick, che venerdì avrebbe dovuto girare nelle libere con l’Alfa Romeo Racing.
Ma soddisfazione ed emozione sono state al top anche in casa Renault, con Ricciardo che ha portato il team al primo podio dopo il ritorno in F1 nel 2016, la sua prima vittoria da Monaco 2018 con la Red Bull – e adesso scatta l’operazione tatuaggio con il Team Principal Cyril Abiteboul dopo la scommessa fatta a inizio stagione.
Quarto posto per la Racing Point di Sergio Perez, davanti alla McLaren di Carlos Sainz e alla AlphaTauri di Pierre Gasly, sesto dopo un sorpasso ai danni della Ferrari di Charles Leclerc, che è riuscito a tener dietro il super Nico Hulkenberg, sostituto di Lance Stroll, che è riuscito a rimontare dalla 20° all’8° posizione. A chiudere la top 10 la Haas di Romain Grosjean, per la prima volta a punti in questa stagione, con l’ultimo punto ad Antonio Giovinazzi, davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel.
Una gara che ha visto molti ritiri: oltre a Bottas, la Red Bull di Alex Albon, la Renault di Esteban Ocon, la McLaren di Lando Norris e la Williams di George Russell, dopo una sportellata di Kimi Raikkonen, che ha dovuto scontare 10 secondi di penalità nel giorno del suo 323° GP.
Barbara Premoli