Anche se i decreti consentono la presenza di 1.000 persone in eventi sportivi all’aperto, l’Autodromo di Monza continua a porte chiuse. Nel weekend va in scena la 4 Ore di Monza, gara endurance organizzata dalla European Le Mans Series. Il comunicato inviato ci dice che alla penultima tappa del campionato tra le 34 vetture sulla griglia ci saranno anche due vincitori della 24 Ore di Le Mans, Philip Hanson e Filipe Albuquerque. E poi tutto uno sciorinare di nomi e numeri, fino alla frase finale: “Il weekend di gara sarà disputato a porte chiuse per il pubblico. Gli appassionati potranno seguire le azioni in pista tramite le dirette streaming che verranno pubblicate sui siti dei campionati e sul sito dell’Autodromo“.
L’Autodromo sta anche facendo un gran battage sui social, scatenando le ire degli appassionati: andate a fare un giro sulla loro pagina Facebook e troverete lamentele anche forti ma più che giustificate: abbiamo un Autodromo di Imola che il 31 ottobre e il 1° novembre ospiterà la F1, eventi all’aperto e al chiuso che si svolgono da tempo, nel pieno rispetto delle norme antiCovid. Ma nessuno in Autodromo dà una giustificazione per l’ostinazione a disputare eventi a porte chiuse. Cosa sono 1.000 persone al giorno? Possibile non siate in grado di gestirle? Perché, se non siete capaci, non chiedete a chi l’ha già fatto con successo? Intanto abbiamo saputo che, a inizio settimana, i rimborsi dei biglietti per il GP d’Italia non erano ancora arrivati – ma sicuramente in quel di Monza saranno pronti a scaricare la responsabilità su TicketOne.
Tutto questo significa una sola cosa: mancanza di rispetto per il pubblico, quel pubblico che vi è sempre servito e che un giorno vi servirà, a meno che non vogliate fallire. A meno che non vi bastino i soldi di ACI, comune, regione, Stato e chissene degli appassionati. Noi pubblichiamo sempre tutto ma, come per i precedenti eventi – Monza Historic e International GT Open -, non scriveremo una riga a parte questo pezzo, schierandoci dalla parte del pubblico. Quel pubblico che ha sempre pagato per assistere alle gare e cui non vengono neppure date risposte quando chiede informazioni o commenta sui vostri post. Signori di Monza, non si fa così e, se non avete bisogno del pubblico, non avete bisogno neppure che le testate giornalistiche come la nostra promuovano i vostri eventi, in cui a divertirsi siete solo voi. Troppo comodo dire “seguite le dirette streaming“, così gli sponsor avranno comunque visibilità. Non volete la gente? Bene. Ma abbiate almeno il buon gusto di non prenderla in giro. Buon divertimento e buon weekend nel vostro vuoto pneumatico.
Barbara Premoli