Col tanto atteso ritorno alla 24 Ore di Le Mans, Goodyear punta ad aggiungere un altro successo al suo record di 14 vittorie nella gara di endurance più famosa al mondo. La gara che si svolge nel weekend sarà la prima dal 2006 a vedere in pista pneumatici Goodyear e potrebbe essere l’edizione più veloce della classica endurance francese nella memoria recente. L’88a edizione è stata spostata dalla sua consueta data di giugno al 19-20 settembre a causa della pandemia di COVID-19 e segna anche il penultimo round dell’attuale stagione FIA WEC. La corsa al titolo si concluderà con la 8 Ore del Bahrain del 14 novembre e il risultato a Le Mans è particolarmente importante in quanto la classica francese conta come un round a “doppi punti”.
Goodyear prevede che la 24 Ore potrebbe essere una delle più veloci della storia recente a causa delle condizioni più fredde, secondo Mike McGregor, Goodyear Endurance Programme Manager: “Le temperature di ambiente e pista dovrebbero essere significativamente inferiori a quelle di giugno. Aria più fredda significa maggiore efficienza grazie alla riduzione della resistenza aerodinamica e al miglioramento delle prestazioni del motore. Sul fronte delle gomme, abbiamo visto dei progressi nel passo gara in questa stagione con la nuova gamma Goodyear rispetto ai tempi sul giro degli anni precedenti. Se combiniamo questi fattori abbiamo la ricetta per una Le Mans da record“.
Una delle sfide per i produttori di pneumatici a Le Mans riguarda le normative WEC che consentono solo 3 tipi di pneumatici da asciutto per l’intera stagione. Ciò significa che Goodyear ha dovuto sviluppare una gamma in grado di coprire un vasto spettro di temperature della pista. Ad esempio, all’ultimo round a Spa, una giornata belga insolitamente tropicale ha portato a registrare temperature di 42°, mentre nella stagione precedente la temperatura della pista era di soli 7°. A Le Mans, Goodyear si aspetta di concentrarsi sulla morbida ‘A’ o al massimo sulle specifiche medie ‘B’, lasciano la media-plus ‘C’ a disposizione in caso di un’ondata di caldo. McGregor aggiunge: “Il nostro obiettivo è quello di fornire prestazioni durature per i nostri team, limitare il numero di cambi di pneumatici e mantenere le massime prestazioni nell’ultimo stint quando i livelli di carburante sono bassi. A Le Mans cambiamo i pneumatici dopo l’equivalente di più di due distanze di gara di Formula 1. A quel punto, quando la vettura ha un carico di carburante leggero, il pilota ha bisogno delle massime prestazioni. A Spa, le vetture equipaggiate con Goodyear sono state le più veloci in questa fase della gara“. Il calendario compresso di quest’anno non ha permesso di organizzare il tradizionale giorno di test di Le Mans una quindicina di giorni prima della gara. Tuttavia, gli ingegneri Goodyear hanno fatto ricerche approfondite per il loro ritorno su questo circuito.
McGregor spiega come gli ingegneri Goodyear costruiscono la loro conoscenza dei circuiti WEC: “Visitiamo i circuiti mesi prima di ogni gara per analizzare le superfici. I circuiti che sono stati recentemente riasfaltati, come il Paul Ricard, hanno una “superficie micro-ruvida”, ma i circuiti più vecchi come Spa hanno un asfalto ‘macro-ruvido’ molto più aperto. Facciamo sempre una seconda analisi della superficie per vedere come si sia evoluta dopo la nostra ultima visita. Le Mans è unica perché parte della pista è un circuito permanente, ma la maggior parte del circuito è su strada pubblica e la superficie si consuma pesantemente di anno in anno. Man mano che Goodyear si riafferma nelle competizioni europee, stiamo costruendo una vasta banca dati di conoscenze da aggiungere ai dati già in possesso dei nostri colleghi statunitensi per i circuiti americani“.
Anche se Goodyear si sta preparando per la 24 Ore di Le Mans più veloce degli ultimi anni, i suoi ingegneri hanno anche previsto condizioni atmosferiche autunnali, come spiega McGregor: “Dal nostro ritorno ad agosto dello scorso anno, non abbiamo avuto bisogno di utilizzare la gomma full wet Goodyear fino a Spa il mese scorso. I nostri team hanno scoperto che il bagnato era molto resistente e lo stint su bagnato a Spa ci ha dato un’importante mole di dati utili per calcolare il momento esatto in cui passare dal nostro pneumatico intermedio – molto versatile – al pneumatico da bagnato. La prestazione di Spa ha contribuito a costruire la nostra fiducia in vista di Le Mans.”
La pandemia ha fatto sì che Goodyear, come tutti nel paddock, abbia dovuto cambiare i suoi processi in eventi di gara, distanziando i suoi team e investendo in attrezzature per la salute e la sicurezza. Il team Goodyear a Le Mans è composto da esperti provenienti da 8 Paesi diversi, quindi il rispetto delle normative di ciascuno di questi Paesi e delle autorità sportive di ogni Paese ospitante è fondamentale per la riuscita di un evento in sicurezza. “Organizzatori, produttori e tutti gli altri protagonisti del mondo sportivo si stanno impegnando per far funzionare le gare anche in questi tempi difficili, mantenendo le persone al sicuro e assicurando al contempo la riuscita di un evento di portata internazionale. La priorità numero uno di Goodyear è mantenere le sue persone al sicuro e la professionalità che si riscontra in questo sport ha aiutato enormemente in una crisi come quella che stiamo affrontando“, aggiunge Ben Crawley, Goodyear Director Motorsport EMEA.
Le sessioni di prove libere e di qualificazione a Le Mans si terranno giovedì e venerdì 17-18 settembre, in vista della gara che prenderà il via alle 14:30 CEST di sabato 19 settembre, fino alla stessa ora di domenica 20 settembre. Cinque team della classe LMP2 saranno equipaggiati con pneumatici Goodyear: Jota Sport, Jackie Chan DC Racing, Algarve Pro Racing, G-Drive Racing di Algarve e Panis Racing. Dalla prossima stagione in WEC e nella European Le Mans Series, tutte le vetture LMP2 scenderanno in pista con pneumatici Goodyear.
Redazione MotoriNoLimits