Fiducia nella squadra attuale e ottimismo per il futuro: questo il messaggio nell’intervista che l’amministratore delegato della Ferrari Louis Camilleri ha rilasciato al New York Times. “Ho totale fiducia in Mattia Binotto e nel suo team. I risultati non sono qui a confermarlo ma queste cose richiedono tempo. Purtroppo in passato c’è stata troppa pressione e un trascorso di persone spinte ad andare via. C’era un’atmosfera da porte girevoli e sto mettendo uno stop a questo andazzo”.
Camilleri ha sottolineato l’importanza della stabilità facendo notare come il ciclo dell’era Todt-Schumacher, al pari di quelli più recenti dei rivali in pista della Scuderia, abbiano richiesto tempo e una squadra solida e senza troppe variazioni nel gruppo, proprio quello che è forse mancato negli ultimi anni in Ferrari: “Voglio essere sicuro che ci sia stabilità, nonostante l’incredibile pressione che c’è sulla squadra, in particolare dai media italiani, che a volte sono brutali chiedendo di veder saltare delle teste. Non è questa la soluzione”.
L’amministratore delegato ha anche parlato della struttura tecnica che è stata recentemente riorganizzata confermando di aver condiviso il nuovo assetto che ha responsabilizzato le persone nei vari ruoli. “Ho introdotto una strategia più orientata al lungo termine, in particolare in termini di investimenti. Far lavorare le persone di più come squadra richiede sempre un po’ di tempo perché non si può cambiare una cultura in una notte”. Per quanto riguarda il futuro prossimo, Camilleri crede che “la situazione nel 2021 possa migliorare. Nel 2022 entreranno invece in vigore le nuove regole e ogni volta che avviene una rivoluzione tecnica si creano le opportunità per un rimescolamento delle carte. Abbiamo il talento, l’etica del lavoro e la determinazione per riuscirci e sono fiducioso che torneremo a lottare per il vertice”.
Camilleri ha anche toccato il tema dell’ampliamento dei programmi sportivi della Ferrari che sta valutando tanto la partecipazione al WEC nella categoria prototipi che quella al campionato americano IndyCar. “In Indy il nostro impegno dipenderà dalla flessibilità in termini di regolamenti futuri”. Non è invece in valutazione la partecipazione alla Formula E.
Redazione MotoriNoLimits