Si è concluso anche il GP del Belgio sull’affascinante tracciato di Spa-Francorchamps. Una gara anomala, poiché è scivolata via senza grandi colpi di scena a eccezione dell’incidente di Antonio Giovinazzi che ha coinvolto anche l’incolpevole George Russell.
Un GP corso secondo copione con la vittoria di Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas e a Max Verstappen, stesse posizioni delle qualifiche. Un copione che ha relegato le due Ferrari a semplici comparse. Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno pagato un distacco di 2 secondi al giro… Addirittura durante il pitstop di Leclerc, i meccanici hanno dovuto mettere aria nelle valvole. Molto probabilmente ha accusato una perdita. Ancora una volta le due Mercedes hanno giocato al “gatto e al topo” coi diretti avversari. Possono fare tutto quello che vogliono potendo contare su una supremazia totale che certamente non scopriamo oggi.
Alla luce di questo fine settimana, a Maranello non sarà facile mettere le basi per una ricostruzione, anche se non capisco tutto questo silenzio da parte dei vertici. In questo momento Mattia Binotto è lasciato completamente solo. In un organico di oltre 1.000 persone, non mi capacito come non ci sia nessuno che si prenda delle responsabilità o che si faccia avanti per provare a rivedere i piani per il futuro. Alla luce delle attuali regole, anche il 2021 è già perso…
Peccato per i problemi accusati alla Power Unit da Carlos Sainz prima del via, perché avrebbe potuto essere tra i protagonisti, considerando anche il buon risultato di Lando Norris (settimo al traguardo). Bella gara anche da parte di Pierre Gasly, ottavo e davanti alle due Racing Point. Ora ci aspettano i due gran premi in Italia, Monza e Mugello…
Gian Carlo Minardi