La F1 per ora dà ancora semaforo verde al GP di Spagna, in programma il 16 agosto. Vista la situazione coronavirus, in molti hanno avanzato l’ipotesi di un annullamento, con Silverstone che potrebbe ospitare una terza gara. “Nonostante l’aumento dei casi di coronavirus in Spagna, per noi è tutto normale“, ha detto Helmut Marko a f1-insider.com. “Gli hotel ci hanno già comunicato cosa dovremo fare al momento del check-in. Lo svolgimento dell’evento è permesso perché ci spostiamo sempre nelle nostre bolle, isolati“. A quanto si dice, molti nel paddock – in particolare chi svolge i lavori più duri nelle condizioni più faticose, come i meccanici – non sono soddisfatti delle misure anti-Covid adottate, ma Marko insiste: “Ci siamo abituati tutti a vivere in una bolla, non c’è altro modo. Penso che la risposta delle prime gare abbia mostrato che la F1 ha fatto tutti nel modo giusto. Che al momento non ci siano spettatori è un compromesso che abbiamo dovuto accettare. E’ anche importante continuare a prendere seriamente la pandemia e adottare le misure necessarie“.
La F1 ha deciso di non andare nel continente americano nel 2020, in Brasile, USA, Messico e Canada. Il Brasile è particolarmente inviperito per la scelta, ma Marko aggiunge che recarsi là “sarebbe stato irresponsabile. E’ un fatto che l’Europa ha l’approccio migliore verso la pandemia, quindi è logico che stiamo principalmente qui“. Al momento il calendario conta 13 gare e dovrebbe essere completato con Bahrain e Abu Dhabi a fine stagione: “Avremo un campionato di 15 GP, una cosa che nessuno avrebbe immaginato possibile a marzo. Ma il virus è ancora imprevedibile, possiamo fare programmi solo sulla base della situazione del momento. Se ci fosse un’altra ondata a livello mondiale, non potremmo fare niente“.
Redazione MotoriNoLimits