Quella di domenica è l’edizione #71 del GP di Gran Bretagna. Assieme a quello d’Italia, è l’unico a non essere mai uscito dal calendario del Mondiale. In effetti, se esiste una casa della Formula 1, probabilmente è proprio Silverstone. Su questa ormai leggendaria pista, ricavata unendo le strade perimetrali di un aeroporto militare, il 13 maggio 1950 si tenne il primo Gran Premio di Formula 1 della storia e sempre qui, un anno più tardi, la Scuderia Ferrari conquistò la sua prima affermazione nella massima categoria, grazie all’argentino José Froilàn Gonzàlez e alla 375 F1. Nel corso degli anni il GP di Gran Bretagna si è disputato su tre differenti circuiti. Oltre a Silverstone, che ospiterà la corsa per la 54° volta, in cinque occasioni si è gareggiato ad Aintree e in 12 sui saliscendi di Brands Hatch. La Ferrari in casa inglese ha trionfato 17 volte, ottenendo anche 15 pole position e 57 podi complessivi.
La pista, velocissima fino al 1990, ha subito più di una trasformazione, con modifiche anche rilevanti al layout. I lavori in vista del Gran Premio del 1991 hanno portato Silverstone ad avere una configurazione molto più lenta, privandolo di alcune curve storiche. Nel 2010 il circuito è stato poi allungato di 750 metri, mentre dall’anno seguente la griglia di partenza è stata spostata dalla posizione originale, tra le curve Woodcote e Copse, nel rettilineo tra la Club e la Abbey. Attualmente a Silverstone le vetture di Formula 1 raggiungono un’accelerazione laterale prossima ai 5g sia alla Copse, che si percorre quasi in pieno, che nella mitica sequenza di Maggots e Becketts, dove i velocissimi cambi di direzione mettono sotto esame il set-up delle monoposto, che in questa sezione del tracciato devono prendere l’abbrivio per percorrere al meglio il rettilineo denominato Hangar Straight.
Laurent Mekies Direttore Sportivo: “Nel tornare a Silverstone c’è sempre un’emozione speciale, anche se in questa stagione non vedremo gli appassionati britannici sulle tribune. Sono comunque sicuro che ci faranno percepire la loro presenza. Ci aspetta il primo tracciato con medie velocistiche molto elevate, sul quale saremo impegnati per due settimane di fila. Sarà dunque fondamentale utilizzare queste gare per comprendere ancora meglio la nostra vettura. Sappiamo che sotto il profilo della competitività per noi non sarà facile, ma quello su cui ci dobbiamo concentrare è l’acquisizione di quanti più dati possibile che ci aiutino a indirizzare lo sviluppo della SF1000 nella giusta direzione. La squadra corse ha avuto modo di tornare a casa per qualche giorno dopo la prima tripletta di gare, ma siamo pronti a scendere nuovamente in pista con la volontà di portare a casa il massimo da questo weekend sotto il profilo dei risultati. Questo inizio di stagione sta richiedendo certamente una prova di carattere da parte di tutti, ma sappiamo di poter contare su un team compatto, sui nostri piloti e sui tifosi per fare gruppo e riuscire a reagire. Non ci sono formule magiche per cambiare rapidamente lo stato delle cose e sappiamo che abbiamo davanti tanto lavoro. Ma siamo qui per farlo. Infine, è bello aver visto il calendario di questa stagione completarsi ulteriormente con tre nuove gare confermate che si terranno su circuiti dalle caratteristiche molto differenti tra loro. Credo che possano rappresentare una sfida stimolante per le squadre e un bello spettacolo per gli appassionati”.
Sebastian Vettel: “Pensando a Silverstone non si può non essere felici, dal momento che la pista è splendida. Credo che tutti la amino. Il circuito si trova in un ex aeroporto e quindi gli spazi circostanti sono molto aperti. Per questo il vento può avere un ruolo molto importante perché è in grado di condizionare in maniera rilevante il comportamento della vettura in un senso o nell’altro, rendendola difficilissima da guidare o aiutandola a seguire ancora meglio le esigenze del pilota. Il meteo e le temperature sono spesso imprevedibili e anche per questa ragione non è facile trovare il giusto bilanciamento della vettura. Vedremo come la nostra monoposto si comporterà su una tipologia di circuito ancora diverso da Austria e Ungheria, con un gran numero di curvoni da alta velocità”.
Charles Leclerc: “La prossima gara ci vede impegnati a Silverstone e mi vengono subito in mente due elementi distintivi di questo circuito: la velocità, con le curve Maggots e Becketts che sono particolarmente esaltanti da dentro una monoposto; e il fattore meteo, dal momento che Silverstone di solito ci riserva condizioni atmosferiche piuttosto fresche e mutevoli e quindi non si può mai sapere cosa può riservare il weekend di gara. Per la seconda volta in questa stagione gareggeremo sulla stessa pista per due domeniche consecutivamente, perciò il lavoro fatto nel corso del primo fine settimana sarà la base di partenza per il secondo. Per quanto ci riguarda sarà importante acquisire più informazioni possibile sulla nostra vettura fin dal venerdì e poi lavorare a testa bassa per farla progredire in maniera significativa sessione dopo sessione”.
Redazione MotoriNoLimits