Una Ferrari sul podio nella classe Pro-Am e molti rimpianti nella prova di apertura del GT World Challenge Europe, valida per l’Endurance Cup, disputata all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La 488 GT3 Evo 2020 di Sky Tempesta Racing, guidata da Chris Froggatt, Edward Cheever e Jonathan Hui, ha chiuso al secondo posto una gara che l’aveva vista anche al comando nelle prime fasi mentre al volante si trovava Froggatt. Il risultato è giunto al termine di una gara condizionata da un drive through per non aver rispettato il limite di velocità durante una delle innumerevoli fasi di Full Course Yellow che hanno caratterizzato la gara, basti pensare che delle tre ore previste, poco meno di un’ora e cinquanta si è disputata in bandiera verde.
Delusione per le due Ferrari impegnate nella classe Pro che, nella fase centrale della tre ore, avevano occupato anche la prima e la seconda posizione. Un drive through comminato alla numero 51 di AF Corse per aver ecceduto la velocità durante la prima neutralizzazione della gara e una sosta particolarmente lunga per la numero 72 di SMP Racing, cui ha fatto seguito un drive through per “blocking” in pit lane, hanno compromesso un podio che sembrava essere alla portata delle rosse.
Nella Pro-Am, a parte il secondo posto di Sky Tempesta Racing, le altre Ferrari sono state protagoniste di una gara comunque positiva, chiusa a ridosso del podio. Quarto posto, 25° assoluto, per l’equipaggio di Rinaldi Racing – Ehret/Mastronardi/Keilwitz – che ha preceduto quello di AF Corse composto da Bertolini/Machiels/Hommerson.
James Calado: “Non è stata una gara semplice perché la macchina non era veloce tanto quanto le altre a causa del Balance of Performance. Tutto questo rende molto difficile la gestione della corsa. Ho fatto una buona partenza, senza correre rischi. Purtroppo c’è stato un problema di comunicazione nella chiamata del Full Course Yellow da parte del direttore di gara e così non sono riuscito a rallentare in tempo, così come molti altri piloti che, come noi, sono stati costretti al drive through [ben otto equipaggi, N.d.R.]. Siamo stati sfortunati ma non possiamo fare molto adesso. I miei compagni sono stati molto bravi a recuperare il terreno e siamo stati anche fortunati a finire nei punti. È stato bello tornare al volante e conquistare comunque punti in un campionato molto competitivo come questo. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare le performance e trarre insegnamento da questo weekend”.
Alessandro Pier Guidi: “La decisione del drive through ci solleva non pochi dubbi sia perché il conto alla rovescia per il Full Course Yellow da parte del direttore di gara è stato strano, sia perché ogni eventuale guadagno sarebbe stato poi azzerato dalla Safety Car che avrebbe ricompattato il gruppo. È stata, al di la di questo episodio decisivo, una gara difficile perché il BoP non ci consente di avere la stessa velocità delle altre vetture e questo complica davvero molto le cose. Se a questo aggiungiamo una gestione non sempre corretta delle bandiere blu che ci ha penalizzato nella rimonta, dobbiamo essere soddisfatti per aver portato a casa dei punti comunque importanti per il campionato”.
Il GT World Challenge Europe rimarrà in Italia, spostandosi di pochi chilometri sul tracciato di Misano Adriatico dove andrà in scena dal 7 al 9 agosto il primo atto della serie Sprint. I protagonisti della Endurance Cup torneranno invece in pista il 5 e 6 settembre sul circuito del Nürburgring, dove si disputerà la 6 Ore.
Redazione MotoriNoLimits