Occhi puntati oggi a Jerez sul box Repsol Honda Team nel sabato del GP di Andalusia, per il ritorno di Marc Marquez a quattro giorni dall’intervento per la frattura dell’omero destro. Per lo spagnolo si è trattato di capire la situazione e vedere come reagiva il fisico allo sforzo rischiesto dalla moto. Alla fine, dopo le FP4, Marquez e il team hanno deciso di mettere la parola fine alla partecipazione alla gara, per evitare ulteriori rischi. Si tratta del primo GP che Marc salta da quello di Valencia 2011, quando correva in Moto2. Il suo obiettivo adesso è tornare per il GP della Repubblica Ceca, in programma il 9 agosto.
Marc Marquez: “E’ stata una settimana difficile e sono successe molte cose da domenica scorsa quando sicuramente non avrei detto ‘ cercherò di correre settimana prossima’. Ma quando hai passione per qualcosa e ti dedichi totalmente a raggiungere un obiettivo devi almeno provare, per essere a posto con la coscienza. Dopo l’intervento ho visto che avevo mobilità al gomito e una buona forza e riuscivo a fare le flessioni, il dolore c’era ma era gestibile. Poi ho parlato con la Honda di tutte le opzioni e abbiamo concordato di provare il sabato, per vedere cos’era possibile fare. Ho ascoltato i medici e il mio corpo, oggi in mattinata mi sentivo bene ed eravamo felici dei progressi. Poi quando è arrivato il momento del Time Attack, quando non si tratta tanto di essere consistente ma aggressivo, il braccio non aveva forza. Non so se per il gonfiore o il caldo, ma ho capito che dovevo ascoltare il mio corpo. Ho parlato con il mio team e con HRC e voglio ringraziarli per aver sempre rispettato le mie decisioni. Voglio ringraziare anche i medici, i fisioterapisti e le persone che mi sono vicine per avermi aiutato a cercare di inseguire il mio sogno. Purtroppo domani non possiamo correre, ma continueremo a fare tutto il possibile per tornare in pista a Brno e lottare per il campionato“.
Alberto Puig, team manager: “Questa mattina l’obiettivo era prendere il primo contatto con la moto e abbiamo visto che Marc poteva ancora essere veloce. Nel pomeriggio il programma era fare run più lunghi. Non si sa se per il caldo o la fatica, ma ha avuto più problemi e difficoltà- Ovviamente abbiamo capito che era meglio non rischiare di più. Abbiamo seguito il programma, saltare il venerdì e vedere come stesse oggi Marc. Adesso abbiamo analizzato la situazione e deciso di non partecipare alla gara. Abbiamo sempre controllato le condizioni fisiche del pilota. Marc ha ascoltato il suo corpo, vedendo come rispondeva. Quando ha visto che non ce la faceva, abbiamo deciso insieme di non correre. marc è molto forte, voleva provare e noi volevamo dargli l’opportunità di farlo, lo abbiamo sempre supportato. Penso che abbiamo preso sempre la decisione corretta. Un campione non può stare a casa se pensa di avere anche una minima chance. Adesso ha una forte infiammazione, ma passerà. Ci aspettano molte gare e l’obiettivo è arrivare a Brno nelle migliori condizioni possibili“.
Barbara Premoli