Daniil Kvyat ha spiegato il motivo per cui ha rifiutato di inginocchiarsi sulla griglia domenica scorsa in Austria. In supporto al movimento Black Lives Matter, Lewis Hamilton e altri 13 piloti hanno seguito il trend avviato nel 2016 dall’ex-stella dell’NRL Colin Kaepernick. Il russo Kvyat è stato tra i sei piloti che sono rimasti in piedi. “Quando hanno suggerito di inginocchiarsi come gesto della lotta contro il razzismo, per me la cosa è stata un po’ incomprensibile“, ha detto il pilota della Scuderia AlphaTauri all’emittente russa 1TV. “Perché va contro la mia mentalità russa, che prevede che ti inginocchi per la patria, la bandiera, Dio. Ma tutti i piloti sono uniti nella lotta contro il razzismo. Abbiamo mostrato la nostra posizione indossando prima della gara una T-shirt con la scritta ‘End Racism’“. Noi continuiamo a non capire. Se la stessa GPDA aveva scritto che ogni pilota era libero di scegliere come comportarsi, il continuo puntare il dito contro chi ha scelto liberamente di restare in piedi è semplicemente incomprensibile. E un comportamento razzista.
Redazione MotoriNoLimits