Durante questo periodo di crisi, secondo Toto Wolff – e non solo – manca più che mai la voce di Niki Lauda. E’ passato un anno dalla scomparsa della leggenda della F1 e presidente Mercedes. “Più passa il tempo, più mi rendo conto di quanto mi manchi“, ha detto Wolff alla Bild. “Quando sei nella tempesta della F1, hai poco tempo per fare delle pause e riflettere, ma in questi giorni mi è diventato chiaro quanto mi manchi a livello personale. Mi manca come amico, come partner in affari e come consigliere. E penso che Niki sarebbe stato una voce importante nella gestione della crisi del coronavirus. Manca, decisamente“.
La morte di Lauda, avvenuta il 20 maggio 2019, potrebbe aver contribuito all’attuale situazione in Mercedes, con Toto Wolff che sta mettendo in discussione se rinnovare o meno il suo contratto come team boss. Il 48enne di recente è diventato azionista del nuovo progetto Aston Martin di Lawrence Stroll. “Il team ha perso una voce razionale“, prosegue Wolff. “La pura presenza di Niki dava forza a tutta la squadra. Era il nostro ministro degli esteri, aveva ottimi rapporti con tutti i team ed era sempre sopra le parti. Non sempre in lotta diretta, ma era capace di mettere d’accordo i giocatori-chiave“. Con la preoccupazione crescente dovuta alla pandemia, che minaccia l’esistenza stessa della F1. Wolff ha detto che la voce di Lauda sarebbe stata cruciale: “Come persona tra le categorie ad alto rischio, la sua voce sarebbe stata ascoltata con attenzione. Sicuramente sarebbe stato il mediatore perfetto“.
Lauda è stato sostituito in Mercedes dal presidente non-esecutivo Markus Schafer: “Niki occupava il suo ruolo in modo eccezionale, era il suo lavoro a tempo pieno“, prosegue Wolff. “Markus vive le cose più da lontano e sta affrontando una rivoluzione nel mondo dell’auto, quindi le sue priorità sono diverse. E’ una parte molto importante del team come guida e persona che sa ascoltare, mentre Niki era sempre rimasto un pilota a tutto tondo. Ma anche Markus è di grande supporto per noi in questi momenti difficili della F1“.
Redazione MotoriNoLimits