UNRAE lancia l’ennesimo allarme: il mercato auto in Italia non esiste più, né nei numeri né per il Governo ed è necessario un intervento pubblico urgente prima che sia troppo tardi. Dopo il disastro improvviso nel mese di marzo (-85%) e quello preannunciato di aprile, con l’azzeramento (-98%) delle immatricolazioni di autovetture nel nostro Paese, il mese di maggio stenta a ripartire. Dai dati raccolti nei primi 12 giorni di maggio, gli ordinativi registrano un -70%, e le immatricolazioni un -52%, leggermente migliore grazie a due mesi di arretrati, ma non per questo meno drammatico. Tutti gli altri comparti del settore automotive versano in condizioni ugualmente catastrofiche, nessuno escluso: veicoli commerciali, veicoli industriali, rimorchi e semirimorchi, autobus. La riapertura dei concessionari, a partire dallo scorso 4 maggio, non è bastata a fare riprendere quota a un mercato in profonda crisi. Assistiamo a una gravissima situazione socio-economica per un intero settore che sostenta oltre 160mila famiglie ed è un asset fondamentale per il PIL italiano (oltre il 10%). La disattenzione del Governo lascia disarmati. Occorre intervenire con urgenza per un rilancio della domanda, prima che sia troppo tardi.
Redazione MotoriNoLimits