In casi di fermo prolungato dei veicoli, come in questo periodo di lockdown e limitazioni alla circolazione, i pneumatici possono subire dannio deformazioni e andare incontro a spiacevoli inconvenienti: il flat spotting è uno dei rischi più comuni in occasioni di lunga sosta e sta a indicare l’appiattimento o ovalizzazione del pneumatico sotto il carico del veicolo nell’area in cui rimane a contatto col suolo. È bene quindi adottare semplici accorgimenti per prevenire questi fenomeni e farsi trovare pronti a riaccendere i motori e ripartire quando sarà il momento.
Gli esperti Continental spiegano che esistono due tipi di appiattimento: temporaneo o semi-permanente e l’entità del fenomeno dipende da fattori come le dimensioni, il carico, la struttura interna, la temperatura ambiente e la durata della sosta. Quando un veicolo viene lasciato fermo per pochi giorni o settimane, è normale che al rientro si possano avvertire alcune leggere vibrazioni durante i primi chilometri di guida, ma in questi casi gli appiattimenti sono destinati a scomparire una volta che i pneumatici hanno raggiunto la temperatura d’esercizio e riacquisito la normale conformazione. Se il lasso di tempo si estende a un mese o più si verifica un appiattimento semi-permanente che, specie se abbinato a temperature elevate e alla bassa pressione dei pneumatici, può determinare una condizione di ovalizzazione più grave, non risolvibile con il normale riutilizzo del veicolo.
Una strategia efficace secondo Continental, per evitare che si verifichi il flat spotting, è quella di mantenere una corretta pressione dei pneumatici, perché se sgonfi tendono più facilmente ad appiattirsi. Inoltre per contrastare il rischio di appiattimento nel caso in cui si debba lasciare la vettura parcheggiata per un periodo prolungato, gli esperti Continental suggeriscono di aumentare leggermente la pressione di gonfiaggio da 0,2 fino a 0,5 bar in più a seconda della massa del veicolo e del tempo di stazionamento. Tuttavia è importante fare attenzione a non superare mai la massima pressione di gonfiaggio a freddo consigliata dalla Casa costruttrice.
Redazione MotoriNoLimits