“Come potete immaginare, quest’anno l’organizzazione del Salone di Ginevra è stata particolarmente difficile, a causa delle incertezze legate al coronavirus e alla cancellazione di alcuni marchi“. Così aveva esordito il presidente del GIMS, Maurice Turrettini, durante la conferenza stampa svoltasi la scorsa settimana a Milano. Ma nessun allarme, tutto sotto controllo, era stato detto. Pochi giorni dopo la situazione è cambiata proprio nel nostro Paese. I cancelli del GIMS apriranno alla stampa il 3 marzo (anzi, dal 2 per il COTY) e al pubblico dal 5 al 15. Ma il coronavirus resta una spada di Damocle a livello globale e oggi il Palexpo ha pubblicato sul proprio sito delle dichiarazioni in merito alla situazione sanitaria:
“Il Salone di Ginevra 2020 e il Palexpo SA seguono con attenzione gli sviluppi della situazione dell’epidemia coronavirus scoppiata in Cina e le sue possibili conseguenze su collaboratori, partner e visitatori delle manifestazioni che avranno luogo nelle prossime settimane nei nostri padiglioni fieristici. Si conferma che a tutt’oggi in Svizzera non si è verificato nessun caso di coronavirus. Il GIMS (Geneve International Motor Show) e il Palexpo sono in costante contatto con la Direzione Generale del Ministero della Salute della Confederazione Elvetica e del Cantone di Ginevra e con i medici che si occupano di questo tema. Il Centro fieristico dispone di un piano di azione a livello medico, che viene costantemente aggiornato, in base ai cambiamenti della situazione. Questo piano comprende in particolare la messa in atto di un accurato programma di pulizia, disinfezione e prevenzione nelle zone pubbliche del Centro (ad esempio, nei ristoranti, nelle toilette, su balalustre e touchscreen), con l’utilizzo di idonei prodotti sanitari. Questi provvedimenti vengono comunicati attraverso diversi canali a collaboratori, espositori e visitatori. Il GIMS e il Palexpo seguono rigorosamente i consigli forniti dalle Autorità pubbliche preposte alla Salute ovvero dall’Ufficio Federale per la Salute (BAG = Bundesamt fuer Gesundheitswesen). Vi consigliamo vivamente di tenervi aggiornati attraverso queste Autorità, per poter rispondere nel modo più corretto alle domande dei vostri collaboratori e partner”.
Per ora il Salone non è in forse, anche se ovviamente la situazione è in continua evoluzione. Al momento nessun caso di contagio in Svizzera, per loro fortuna, ma il vero problema riguarda il controllo di chi varcherà i confini elvetici per recarsi al Salone Internazionale dell’Automobile, addetti ai lavori e pubblico. E in questo momento purtroppo siamo proprio noi italiani nell’occhio del ciclone. Verseremo come sempre il nostro obolo, prenderemo la vignetta e passeremo la frontiera o resteremo a guardare il Salone da lontano? E chi ha comprato i biglietti? L’importante a questo punto sarebbe avere comunicazioni definitive e ufficiali da parte della direzione e dell’ufficio stampa – svizzero e italiano – del GIMS, per confermare o annullare la trasferta. Che per i singoli è comunque una cosa relativa, ma pensate alle Case, al personale che muovono, alla macchina organizzativa… forse è meglio non pensarci e sperare che lo show vada in scena come ogni anno, senza problemi.
Barbara Premoli